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Fai bei sogni (M.Gramellini) - Venerdì del libro

Creato il 03 maggio 2013 da Stefania
Quando lessi "L'ultima riga delle favole", di Gramellini, rimasi un po' perplessa. Se avessi dovuto far riferimento a quel libro per decidere se leggere altro di questo autore la risposta sarebbe stata senza ombra di dubbio "no". Probabilmente non ero nel periodo giusto per leggere un libro di quel tipo, non ero dell'umore giusto... non so.Di recente, però, una mia amica mi ha detto di aver letto un libro molto bello che avrebbe voluto prestarmi: "Fai bei sogni" di Massimo Gramellini. Potevo forse dire "...no, grazie"? Non mi sono fatta influenzare dai ricordi della lettura precedente e l'ho letto. 
Fai bei sogni (M.Gramellini) - Venerdì del libro
Fin dalle prime pagine ho dovuto ammettere che si tratta di un libro completamente diverso: questa volta Gramellini si racconta, racconta la sua storia, la storia della sua famiglia. Una storia dolorosa, segnata da una vicenda tragica i cui strascichi arriveranno fino alla maturità di quel ragazzino che si è trovato a vivere una situazione più grande di lui, senza capirla fino in fondo.E' la morte della sua mamma. Una vicenda che lascia un vuoto incolmabile e che segna la crescita di quel ragazzino che si sente solo al mondo, che si interroga sul perchè la sua mamma l'abbia lasciato, sul perchè sia stata richiamata ad altra vita proprio lei, sua madre... Questa volta Gramellini si mette a nudo e trasmette emozioni. La sua scrittura è fluida anche se, in alcuni passaggi, ho ritrovato lo stile del libro precedente. Senza esagerazioni, però. Questa volta il racconto è molto personale e tocca il cuore. C'è anche una svolta, una verità che mai il piccolo Massimo avrebbe immaginato. Una verità che gli è stata taciuta per tanti anni. Una verità scoperta da adulto, dopo aver vissuto una vita in ostaggio di una convinzione rivelatasi infondata.
In alcuni punti l'ho trovato un po' ripetitivo ma tutto sommato questa volta la lettura è andata avanti con piacere. L'epilogo si capisce a metà strada, più o meno, quando ci sono dei dettagli che sono già il sentore di qualche cosa di diverso da ciò che il protagonista ha in mente.
Continuo ad essere dell'idea di non avere un gran feeling con Gramellini - può capitare, non è detto che tutto debba piacere a tutti! - ma questa volta ho fatto un passo avanti verso la sua direzione apprezzando maggiormente la lettura. Da come me l'aveva descritta la mia amica magari ero partita con delle aspettative maggiori ma alla fine, seppur con un certo  ridimensionamento, mi sento di promuovere la lettura e consigliarla... Chi ha avuto un lutto, la perdita di una persona vicina, sentirà dire parole e trasparire sensazioni vissute sulla propria pelle... proprio come è accaduto al piccolo Massimo, prima, al giovanotto e all'uomo Gramellini poi.
Con questo libro torno a dare il mio contributo al "Venerdì del libro" dopo una settimana di pausa e partecipo anche alla gara di lettura "Io leggo italiano".

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