Magazine Lifestyle
Il post su i blog Pro-Ana, è stato uno dei primi che ho scritto.Era un mondo in cui mi sono imbattuta tardi, soprattutto perchè solo dall'anno scorso mi sono avvicinata al mondo delle blogge in generale.
Alcuni di questi blog li ho letti, e ho sofferto profondamente nel provare a sentire quello che loro sentivano. Alcuni mi capita di leggerli adesso, a distanza di mesi...Alcune di quelle ragazze sono ancora lì, a lottare contro questro mostro invisibile, altre se ne sono rese conto...e altre ancora sono sparite, ed è inevitabile chiedersi se sono morte.
Non credo che la soluzione sia semplicemente chiudere dei siti, perchè trovano sempre il modo di confidarsi con qualche altra ragazza che la pensa come loro. Non credo neanche che la soluzione sia non parlarne nè parlarne troppo, perchè il senso di rigetto è doppio quando un argomento viene alla nausea. Non è internet a dover cambiare, è solo lo specchio di quello che noi siamo e che la società cerca..
Allora forse il problema è un po' più radicato e profondo...?
Inutile dire che un messaggio del genere mandato da una caporedattrice che pesa 30 kg con tutte le scarpe e la borsa, non è poi tanto credibile... come non è credibile una caporedattrice che non da neanche un minimo di colpa alla moda che fa sfilare in passerella scheletri che respirano. Figuriamoci poi, se le due caporedattrici sono la stessa persona. Non credo che sia tutto qui quello che si può fare, ma sicuramente è meglio di non fare niente...Quindi, firmate qui se credi vivamente che l'anoressia non vada supportata, se invece credi il contrario chiediti se vale la pena morire per questo, perdere tutto e perdere se stessi... se arrivi alla conclusione giusta..Firma.