Pochi mesi fa, esattamente il 27 marzo, Cynar lanciava la sua campagna "Il finale vero, ma leggero" cavalcando il successo del format pubblicitario divertente dopo la messa in onda dei vari spot con gli Elio e le Storie Tese e dando la possibilità ai propri lettori di interagire all'interno di una bacheca presente nel sito web scrivendo il proprio finale di leggero a delle storie pesanti.
Simpatico, vero?
Certo! Ma andiamo a vedere cosa è successo dopo...Per un po' di tempo è andando tutto bene, trovando anche qualche finale davvero simpatico (ad esempio: "greci e troiani fanno pace a cavallo delle feste") finché qualcuno non ha evidentemente provato a scrivere qualcosa di poco carino scoprendo che la bacheca era stata lasciata completamente senza moderazione!Da quel momento l'effetto virale della campagna si è fatto sentire in negativo, portando moltissimi utenti a scrivere turpiloqui e frasi poco carine anche nei confronti del Brand stesso.L'agenzia ha lasciato per un po' tutto in sospeso non facendosi vedere dagli utenti fino a quando il 17/05 non sono stati tolti dalla rete la bacheca e l'intera campagna tramite un annuncio su Facebook.
Analizziamo quali sono stati gli errori di questa campagna:
1) Cy...che??
Fondamentalmente l'idea poteva essere anche carina, ma vi faccio una domanda: qualcuno di voi aveva sentito parlare di questa campagna? La risposta sarà no, a meno che non si tratti di qualche fan su Facebook, non ce mai stato un invito alla partecipazione attraverso i mass media per cui bastava l'aggiunta di uno slogan finale (ad esempio: scrivi il tuo finale leggero sul sito www. ecc ecc).Dobbiamo ricordarci che nonostante il tentativo di 'svecchiamento' da parte dell'azienda, il target del prodotto non utilizza ancora i social networks come primaria fonte di informazione e per andare a pescare nel bacino dei nuovi utenti ci va comunque una bella esca.2) A pensar male si fa peccato, ma comunque ci si azzecca!
Questa è una frase che ho sentito parecchie volte nel corso della mia vita e che tengo a monito per ogni azione.Non bisogna mai lasciare ad un utente (come ad un cliente) il potere di fare e dire quello che vuole, soprattutto in Italia dove i livelli di educazione non sono al massimo.Per evitare la tragedia sarebbe bastato applicare una moderazione sulle frasi inviate, evitando quanto meno bestemmie e parolacce.Chissà come andrà a finire la faccenda e se ne parleremo ancora, per adesso vi salutiamo e ci rivediamo domani ricordandovi che potete segnalarci i vostri case history a [email protected]
Aggiungici | Mail: [email protected]
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We renew our appointment with the best social media case history, today we want to bring attention to a recent case that sparked the hives in each Social Media Manager in Italy.We talk about Cynar and his social media fail.
A few months ago, exactly on March 27, Cynar launched its campaign "The final truth, but light" riding on the success of the fun advertising format after the airing of Elio e le Storie Tese spot, giving its readers the chance to interact within a bulletin board in the website by writing their light final to heavy stories.For a bit of time all is going to be okay, even finding some really nice final until someone has evidently tried to write something bad finding that the board had been left completely without moderation!From that moment the viral effect of the campaign has been turn negative for the Brand.The agency has left for a while 'all outstanding being not seen by users until the 17/05 have not been removed from the network board and the entire campaign by posting an announcement on Facebook.
What'are this campaign error's?