Il fallimento dell’Azienda Siciliana Trasporti spa, seppure da qualcuno adombrato, è secondo noi, un evento talmente improbabile da risultare impossibile. Ciò perché, tecnicamente parlando, essendo la Regione Siciliana socio unico della sua Azienda “partecipata”, si troverebbe nelle condizioni di vendere tutto, saldare tutte le obbligazioni della Società, chiudere tutti i contenziosi in atto e garantire i livelli occupazionali dei dipendenti dell’Azienda. L’Amministrazione Regionale potrebbe anche procedere (a caro prezzo) in tale direzione ma, realizzando un tale progetto, si ritroverebbe nella spiacevole situazione di dover riaffidare, ad altre Società del settore, tutta una serie di concessioni non propriamente appetibili e che, avendo un insostituibile valenza “sociale” dovrebbero essere adeguatamente sovvenzionate mentre quelle eventualmente soppresse si trasformerebbero, fatalmente, in vergogne per un’Istituzione che ha sempre sopperito, attraverso l’Ast, alle esigenze di mobilità delle popolazioni siciliane oltre che di alcune particolari categorie come gli studenti, gli anziani, i portatori di handicap, le Forze dell’Ordine.
Di fronte a una così disastrosa prospettiva, la Regione Siciliana, il cui Governo è virtualmente in crisi, ha preferito imboccare una linea “morbida” chiedendo all’Ast di predisporre un “Piano Industriale di breve termine” che consenta alla stessa di sopravvivere (qualche mese, qualche anno?) utilizzando minori risorse, ricorrendo a contrazioni di spesa, dismissione di linee e servizi, abolendo le prestazioni straordinarie, riducendo le spese di rappresentanza e le consulenze esterne, bloccando assunzioni e promozioni, mettendo in mobilità e in ferie forzate i dipendenti.
Tutto ciò per “snellire” l’Azienda e renderla appetibile a eventuali acquirenti privati in quanto, nelle attuali condizioni, risulterebbe “l’affare” scansato da qualsiasi imprenditore dotato d’intuito e, meno che mai, ad un certo Antonello Montante che, per essere diventato Presidente di Confindustria Sicilia, vivaddio, di tale caratteristica è sicuramente dotato….
I nuovi Amministratori dell’Ast, tutti targati MPA si sono adeguati alle disposizioni regionali, trovando facile sponda nell’ex e riconfermato Presidente del CdG, nel Direttore Generale (che sta per realizzare un suo sogno) e nelle organizzazioni sindacali interne sempre disposte ad abbassare la testa davanti ai loro padroni e benefattori, predisponendo un “Piano Industriale” tutto da ridere….
Il “Piano”, infatti, pieno zeppo di “lacrime e sangue” è chiaramente recessivo anche se abbellito da un “Libro dei sogni” condito da bei paroloni quali “rilancio”, “potenziamento”, “ammodernamento parco automezzi”, “integrazione modale gomma-ferro”, “potenziamento servizi turistici”, “eliminazione del portoghesismo”, “sinergie con altri operatori del settore”, “creazione della più grande Officina del Mezzogiorno”, “escursioni in campo aeroportuale” e facezie di questo genere, sempre programmate e mai attuate…..
Intanto, anche se non l’abbiamo ascoltato “in diretta”, sembra che il Vice Presidente Tafuri abbia promesso ai lavoratori il “puntuale pagamento degli stipendi”, mese dopo mese. Magari qualche gonzo ci crederà pure e, comunque, seppure la previsione del “Commissario Mascherato” dovesse trovare conferma o, in ogni caso, essere mantenuta, i lavoratori non devono assolutamente scordarsi che le nuove paghe, al netto dei mancati rinnovi contrattuali (nazionale e aziendale), delle soppresse prestazioni straordinarie e delle reperibilità, degli aumenti delle tasse e dei servizi, del reintegro dell’Imu, dell’inflazione e quant’altro, risulterebbero praticamente DIMEZZATE rispetto ad un paio di anni fa….
Il Sidast farà tutto quanto in suo potere affinchè tale luttuoso evento non si realizzi. Chi vuole continuare a “fare beneficienza” a organizzazioni sindacali scadute, è libero di farlo…. Chi vuole, invece, costruire un futuro migliore per se stesso e, soprattutto, per la propria famiglia, sostenga il Sidast, il Sindacato che, seriamente e responsabilmente, si batte per assicurare un domani migliore ai lavoratori dell’Ast….