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Falling in love with a bag. La scelta.

Creato il 03 luglio 2011 da Missbailing
Pubblicato il 3 luglio 2011 da Bailing

Quando leggerete questo post sarò già in aeroporto, destinazione Antwerp.
Prima di partire avrei voluto lasciarvi con un decalogo su come preparare un bagaglio a mano quando si vola con una compagnia low cost.
[Ebbene sì, ho calpestato le mie questioni di principio ed essendo ormai in guerra con tutte le compagnie aeree che volano da Ancona, Lufthansa compresa (ho scoperto che le mie sudatissime 35.000 miglia Miles and More sono praticamente carta straccia!), mi sono rassegnata a volare con Ryanair siete una cacca* e mercoledì vi farò sapere come è andata.]
Purtroppo non ho fatto in tempo a dispensarvi le mie perle di saggezza ma volevo comunque aggiornarvi sulla questione Birthday-Bag.
Qualche notte fa, verso le 02.30 ho avuto un’illuminazione ed ho saputo con assoluta certezza cosa devo fare.
Ed ecco il mio acquisto.

Falling in love with a bag. La scelta.

Cos’è?
Un chicken money box!
Devo aggiungere altro?!?!
Potrei raccontarvi come e perché ho superato tutti i miei dubbi e le mie paturnie:

1)Reperire i fondi: ho pensato saggiamente di accantonare la cifra racimolata per il mio compleanno, di racimolarne un’altra per Natale e di andare da Chanel il 23 o 27 dicembre. Così il budget-borsa sarà composto per almeno il 70-80% da regalie, il mio regime di austerity sarà meno duro, nell’attesa potrò comunque fare un po’ di shopping e non dovrò covare rancore verso LE SAC.

2) Superare il fattore bimbeminkia con doppia CC: fino ad ora non mi sono mai imbattuta in una borsetta di tweed al braccio delle icone fashion de noiartri e quindi… che tweed sia! Certo, richiederà qualche sacrificio in più ma direi che potrebbe valerlo in pieno! (Siccome io certi blog non li leggo vi prego… se doveste vedere una borsetta di tweed al braccio di Insalate, Macedonie & co. fatemelo sapere!)

* Un buon motivo per cui il libro “La traiettoria della neve” di Jens Lapidus, primo capitolo della c.d. trilogia di Stoccolma, dovrebbe vincere un Pulitzer è il personaggio di JW con le sue sagaci riflessioni.
“Una coda si diramava verso i due banchi del check-in. JW appoggiò le sue valigie a terra. Una era di Louis Vuitton modello large. Prezzo: dodicimila corone. L’unico problema in un posto come Skavsta era che tutti credevano fosse finta. Ma c’era tuttavia il rischio che gliela rubassero se capivano che era autentica. Continuò a giocare a scacchi. Spingeva le valigie davanti a sé con il piede. Si concentrò sul cellulare. Rimase in fila per quaranta minuti. Pensò “Ryanair, siete una cacca”.

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