Lo so, è la seconda serie di cui parlo in due giorni. E prometto che è anche l’ultima, visto che non sono Tv-addicted e di solito, di sera, preferisco leggere.
Risposta uno:
Gli americani sono molto manichei, non riescono a combattere nulla che sia fisicamente diverso, o si confondono e finiscono per spararsi addosso come bambini incapaci che giocano a gara di sputo.
Risposta due:
È una questione estetica (leggi: sono fissati con gli effetti speciali), così con la fantascienza ci tirano dentro pure l’horror e allargano il bacino di spettatori. Se mettessero degli attori ad interpretare gli alieni( tipo Star Trek), dovrebbero rinunciare agli effettoni speciali. Peccato che gli alieni che si sono visti in Falling Skies facciano pena pure in quel senso.
Bah. Nessuna delle due mi pare convincente. Sarà che sono diventati semplicemente pigri e ripropongono sempre le stesse idee per paura di provare qualcosa di nuovo.
Tornando alla serie in questione, Falling Skies è indiscutibilmente stupida, ha un ritmo tale da curare l’insonnia e propone un cast di personaggi che oscillano tra il cliché e l’insignificante.
Personalmente mi sono fermato all’inizio della seconda puntata, quando il protagonista, lanciando uno sguardo solenne alla disgraziata di turno, si è proteso nella frase: “I civili sono un ostacolo, ma è per loro che combattiamo.” E del fatto che non ci sono più le mezze stagioni, non vogliamo parlarne?
P.S.
Per chi vuole approfondire la questione di Spielberg & Company che continuano a rovinare l’immaginario fantasy e fantascientifico che hanno contribuito a costruire negli anni, vedere la puntata di South Park in cui Indiana Jones viene metaforicamente e letteralmente stuprato da Spielberg e George Lucas.
(Il contenuto potrebbe disturbare la sensibilità dei fan di Star Wars e di Indiana Jones e ne sconsiglio la visione anche ai minori di anni 14.)