I tentativi di truffa a scapito dei contribuenti e dei professionisti del settore tributario, portati avanti tramite dei messaggi e delle comunicazioni nelle quali vengono utilizzate illegalmente il nome e il marchio dell’Agenzia delle Entrate.
Sarà a causa della crisi che avanza senza sosta, della disoccupazione che dilaga ma fatto sta che i truffatori sono sempre più in aumentano. Generalmente i canali mediante i quali i truffatori colpiscono sono 3: gli abbonamenti ad inesistenti riviste edite dall’agenzia, i pagamenti di corrieri espressi per consegne di asserite comunicazioni e catene di S. Antonio via e-mail.
Per difendersi la tali attacchi occorre stare molto attenti e chiamare subito la polizia qualora si presentassero tali male intenzionati presso casa vostra in quanto l’agenzia delle entrate non si reca mai a casa dei contribuenti per chiedere di sanare la propria posizione fiscale in merito a presunte verifiche sulle dichiarazioni dei redditi presentate al fisco, né tantomeno invia dei propri funzionari per procurarsi delle informazioni e/o chiedere del denaro.
Ritornando agli abbonamenti è opportuno sottolineare come dei falsi funzionari dell‘Agenzia delle Entrate agiscono proponendo telefonicamente di pagare un abbonamento a riviste e a prodotti editoriali dell’Agenzia inesistenti, oppure propongono consulenza e prestazioni di carattere fiscale.



