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Falsi siriani o italiani falsi?

Creato il 13 novembre 2012 da Cicciotopo1972 @tincazzi
Navigando in rete trovo una foto (credits Sinan Gul/Anadolu Agency, via European Pressphoto Agency) del buon Hossein di Hreytan, paese poco fuori Aleppo, spacciata da questo sedicente sito di controinformazione dettoFalsi siriani o italiani falsi? Tg Siria24, come quella di un ‘terrorista mercenario afgano’. Hossein è di Hreytan, appunto, non è afgano, e ha un fratello gemello che precedentemente era un carrista nell’esercito regolare e che ha defezionato a Idlib. Hossein e Hasan , i due fratelli , insegnavano anche inglese in una scuola privata della zona. Li ho incontrati due volte. Ad agosto e ottobre. Qui un mio articolo inizia proprio con loro due). Sono stati anche immortalati dal fotografo Elio Colavolpe lo scorso luglio.

Sono siriani al 100%, non afgani, cari signori…

A parte le risate che mi sono fatto, alla fine ho capito una cosa: se mai c’erano dubbi sulla veridicità delle informazioni lanciate da questo sito (e da altri), ora non ci sono più dubbi. Il sito passa quindi da Tg 24 Siria a Tg minchia24. La stortura mentale ed ideologica di certa gente arriva a manipolare la realtà trasformandola in verità e la verità nel falso.

E’ possibile ‘denunciare le falsità della propaganda mainstream (e sionista, come la chiamano, giusto perchè uno capisca da che parte arrivano e per non farsi mancare niente) con altrettante balle? La foto è stata vista in rete e siccome c’è un ragazzo con tanto di kefiah in testa e barba lunga ecco l’equazione jihadista afgano/terrorista. (e perchè non ceceno poi? boh) Roba che dimostra l’assoluta ignoranza anche dal punto di vista della contestualizzazione dell’immagine (decine di migliaia di persone hanno barba lunga e copricapi vari in testa). Siamo in Siria, in guerra, non a Uppsala in Svezia.

Il controllo delle fonti, questo sconosciuto…non si verifica nulla, si manda soltanto online quello che ci piace, anche se non c’è nessuna prova di quello che stiamo asserendo. D’altronde è questa la differenza tra chi è giornalista e chi no. Un caso? No, la prassi questa, di chi spaccia per controinformazione solo disinformazione.

Insomma, peggio che farsi le pippe a vita. Almeno lì uno gode.

Ps Il temibile “terrorista afgano” è pure presente nel reportage che andrà in onda su Rai due a fine mese per ‘La Storia siamo noi“. Buona camicia (‘terrorista’) a tutti!


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