Falsi VIP e veri furti (d’identità)

Da Mistercredit

Capita ai più: cerchiamo all’interno di un social network il profilo di una celebrità e scopriamo decine e decine di risultati. Ma quale sarà quello giusto?

I Social Network hanno permesso alle star di entrare in contatto direttamente con i propri fan, così è stato anche per i politici, gli attori, le modelle, etc… E nel tentare di avere la loro “amicizia” possiamo incorrere in grosse cantonate. Ma chi crea gli account “fake”?

Profilo non autorizzato

Il fenomeno è iniziato anni fa con MySpace, quando il concetto di social era giovanissimo e tutti noi facevamo fatica a capire i rischi a esso legati. Internet era ancora un oggetto misterioso e la tv dava un’immagine non sempre positiva delle community online. Oggi Twitter, Google+ e Facebook sono entrati nella quotidianità e, anche per questo, stanno perfezionando tutta una serie di misure per contenere un fenomeno solitamente riconducibile a casi di cyber bullismo e mitomani che si celano dietro un falso profilo famoso per entrare in contatto con i fan di quella celebrità, per scopi ovviamente poco raccomandabili.

Gabriel Garko e il profilo fake su Facebook

Che i furti di profilo di identità online siano in aumento e che la cosa riguardi indistintamente celebrità e persone comuni già lo sapevamo. Ultimamente in un’intervista su “Gente”, Gabriel Garko ha rivelato che un maniaco avrebbe approfittato del suo grande seguito di attore per adescare le sue ammiratrici su Facebook. Per questo, in poco tempo sono partite 280 denunce e l’appello dell’attore torinese rivolto alle sue fan, che su Facebook non si è proprio mai registrato.

Scarlett Johansson e le foto rubate

C’è poi un altro caso ben noto, che invece riguarda un’attrice americana: un hacker ha rubato alcune fotografie di Scarlett Johansson nuda (scattate dal suo cellulare) diffondendole poi su internet e, ancora da capire, traendone anche un profitto economico. L’FBI ha arrestato l’uomo che ha sottratto queste immagini dal cellulare dell’attrice nel corso di un’operazione dal nome emblematico: “Hackerazzi”, che nasce dall’unione delle parole hacker e paparazzi. Il cyber criminale in questione ha già pagato 10.000 dollari di cauzione per uscire di prigione, e adesso rischia 121 anni di carcere per utilizzo illegale di immagini private e tentata estorsione.

E i social network cosa fanno?

Twitter ha da tempo introdotto un bollino azzurro che certifica la proprietà di un certo account per aziende o per personaggi pubblici: è un po’ complicato da ottenere, ma ci dà garanzia della veridicità di un account: “Utente Verificato”. Questa certificazione è prevista per le persone fisiche, ma anche per i brand che, in ogni caso, possono ottenere uno e un solo account verificato, anche se l’azienda richiedente gestisce più account su Twitter.  Anche Facebook continua a sfornare e misure anti furto d’identità: da un po’ di tempo, infatti, ha attivato il protocollo “https” per la navigazione crittografata. Quando il sistema rileva che ci si è collegati a uno stesso account da diverse parti del mondo in breve tempo potrebbe attivare l’autenticazione sociale, ovvero fare alcune domande partendo dalle fotografie degli amici di quell’account: “Gli hacker dall’altra parte del mondo potranno conoscere la tua password, ma non i tuoi amici” spiega la nota del blog ufficiale.

Ricordate che è molto facile per gli hacker esperti violare gli account di posta elettronica o i profili dei social network, quindi prima di cliccare “aggiungere agli amici” per un certo profilo cercate di assicurarvi che quell’account sia vero. Un modo molto semplice è andare sul sito ufficiale delle celebrità dove sicuramente avrà linkato i propri profili ufficiali sui social network.

Photo: fanja2k7



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