Ora qualche sospettoso potrebbe pensare che di solito i numeri dei partecipanti forniti dagli organizzatori sono sempre un po’ “gonfiati” ma sappiamo bene che non è questo il caso.
Qualche “precisino” potrebbe dire che i bambini non possono essere annoverati perché è difficile che siano andati di loro volontà e magari da adulti potrebbero essere a favore del matrimonio per le coppie omosessuali o omosessuali loro stessi.
Qualcuno in vena di facile ironia potrebbe dire che magari non ci si chiede il motivo per cui si tiene una manifestazione se c’è la possibilità di assistere a «performance di strada, spettacoli musicali e teatrali»: insomma un po’ di svago fa bene a tutti.
Ma noi non siamo di questa pasta e quindi siamo contenti per la riuscita della manifestazione «sostenuta e promossa in un clima pacifico e di festa da oltre 40 realtà laiche, cattoliche ed evangelicali». Se la matematica non è un’opinione stiamo parlando di 40 associazioni si parla di che hanno promosso e sostenuto un evento in cui hanno partecipato 1000 persone: una media di 25 persone ad associazione…….beh…….è impressionante.
Un po’ più “cattivello” è stato invece il giornalista di Livesicilia secondo cui «c’erano sostanzialmente i rappresentanti delle 48 associazioni che hanno aderito all’iniziativa e una trentina di volontari».
Comunque inutile parlare di numeri e la migliore risposta viene dal presidente del Comitato organizzatore e responsabile della campagna SOS Ragazzi Filippo Campo: «In tutti noi è maturata la consapevolezza che, benché in pochi rispetto ai grandi numeri del Gay Pride, siamo più forti perché abbiamo seguito la legge naturale che alberga in ciascun essere umano, quella stessa legge che ci rende liberi da ogni condizionamento sociale. Noi continueremo la nostra battaglia per difendere i diritti di Dio». Beh, l’importante è crederci.
Nonostante Corrispondenza Romana titoli “Perché il Family Dai infastidisce più del Gay Pride” francamente il fastidio non nasce da nessuno dei due: l’unica differenza è che mentre il Gay Pride non è passato (anche per i suoi numeri) certamente inosservato si è fatta più fatica ad accorgersi che c’è stato un evento chiamato “Family Day”. Personalmente mi viene in mente una locuzione latina tratta dall’Ars Poetica di Orazio: «Parturient Montes, Nascetur Ridiculus Mus» (I monti avranno le doglie del parto, nascerà un ridicolo topo).
La manifestazione al Parco Cassarà di Palermo al Family Day 2013 (immagine tratta da livesicilia.it)
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