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Fangirl by Rainbow Rowell

Creato il 30 dicembre 2013 da Anncleire @anncleire

Fangirl by Rainbow Rowell

“Is that your best line? ‘I’m not gonna do anything’?”

“I know that sounded stupid,” he said, “but you make me nervous. Please.” The ultimate magic word. Cath was already standing up. She kicked off her boots and sat twelve inches away from him on the bed. If she made Levi nervous, he made her catatonic.

“Fangirl” è il terzo libro di Rainbow Rowell e avendo letto tutti gli altri e avendoli apprezzati molto era inevitabile che lo leggessi. Uscito lo scorso settembre è rimasto per molto tempo sul fondo del mio desktop a sedimentare mentre aspettavo l’occasione giusta per leggerlo. Anche se la mia favolosa BBB @sily85 e @chiandissa mi avevano detto che era fantastico, pure nell’ultimo periodo sono stata presa da tantissime iniziative sul blog e non ho avuto tempo per leggerlo. Ieri mi sono detta che era arrivato il momento di leggerlo. E meno male perché… E’ UNO DEI LIBRI PIU’ BELLI CHE ABBIA MAI LETTO! Un libro meraviglioso, di quelli da leggere e stringere al petto e amare… soprattutto per chi conosce almeno un po’ il mondo delle fanfiction e per chi ama gli anti-eroi.

Cath è una fan di Simon Snow. Okay, tutto il mondo è un fan di Simon Snow…

Ma per Cath, essere una fan è tutta la sua vita – ed è veramente molto brava in questo. Lei e la sua sorella gemella, Wren, si sono appassionate alla serie di Simon Snow fin da bambine, l’unica cosa che ha permesso loro di superare il fatto che la madre le ha abbandonate.

Leggere. Rileggere. Passare il tempo nei forum di Simon Snow, scrivere fanfiction di Simon Snow, vestirsi come i personaggi per tutte le premiere dei film.

La sorella di Cath si è quasi staccata del tutto dal fandom, ma Cath non riesce a farlo. E non vuole farlo. Ora che sono al college, Wren ha detto che non vuole essere la compagna di stanza di Cath. Cath è da sola, completamente fuori da tutto quello che le è famigliare. Ha una coinquilina con un affascinante fidanzato che sta sempre da loro, un professore di scrittura che pensa che le fanfiction siano la fine del mondo civilizzato, e un compagno di classe bellissimo che vuole solo parlare di parole… e non può smettere di preoccuparsi per il padre, che è amorevole e fragile e non è mai stato veramente da solo.
Per Cath la domanda è: può fare tutto questo? Può farcela senza Wren che la tiene per mano? É pronta per iniziare a vivere la sua vita? E scrivere le sue storie? E vuole davvero andare avanti se significa lasciare Simon Snow indietro?

 

Per me è particolarmente difficile scrivere le recensioni di libri che ho amato, mi sento sempre inadeguata ad esprimere i miei sentimenti verso libri bellissimi, di quelli che ti sconvolgono e cambiano la tua opinione sul mondo. Ecco questo è uno di quei casi perché ho davvero adorato “Fangirl”. In pieno stile Rowell, questa è una storia unica, di quelle che non si incontrano facilmente sul cammino. La storia ci viene raccontata in terza persona dal punto di vista di Cath ed è con lei che scopriamo il suo passato e il suo ambientarsi al college. Cath è una ragazza timida, insicura, incapace di relazionarsi con gli altri, a cui piace vivere nel suo mondo, mondo che ruota intorno al protagonista di una serie di libri famosissima, Simon Snow. La sua vita è completamente immersa nel fandom e respira, parla e vive le vicende della serie di Simon Snow, per cui nutre una vera venerazione ai limiti dell’ossessione. La vera passione di Cath però sta nello scrivere fanfiction, uno dei punti cruciali di tutto il libro. Per chi non lo sapesse le fanfiction sono storie scritte dai fan con protagonisti i personaggi di un libro/film/canzone/telefilm riproponendoli o in altri contesti o nel loro mondo di origine ma comunque sconvolgendone le vicende, il carattere e il modo di fare. Ecco che allora Cath/Magicath ha una vita parallela, migliaia di followers, di contatti di persone che vogliono leggere continuamente i capitoli della sua “Carry on, Simon”. La cosa più affascinante di questo è che la Rowell ha creato una storia dentro la storia, non solo citando continuamente ciò che scrive Cath, ma costruendo, in modo abbozzato certo, ma tenendo sempre presente quello che succede, il mondo su cui si muove Simon Snow e di conseguenza quello che respira Cath. Questo processo continua ad essere iper affascinante e assolutamente meraviglioso perché il lettore prende confidenza sia con il mondo delle fic sia con quello che fa scaturire la sicurezza di Cath che invece, senza lo schermo di un computer si sente persa. La Rowell mette ben in evidenza questo contrasto netto e ricorsivo per cui Cath sembra quasi un inetta patologica. Riservata, chiusa, un pulcino spaventato. La cosa più meravigliosa è vedere come, pur cambiando il suo modo di relazionarsi e l’evolvere della storia, pure Cath resta fedele a sé stessa. Non ci sono rivoluzioni totali e definitive. No ci sono attacchi al suo essere quasi fredda, ma allo stesso tempo Cath è affidabile. La storia che ne scaturisce è incredibilmente dolce, piena di garbo e assolutamente memorabile. Dal suo distacco da Wren, la gemella, quella espansiva, solare, modaiola, e sempre pronta ad andare ad una festa, all’incontro con Levi.

Levi… se Cath è l’anti-eroina, Levi è l’anti-eroe, l’anti bad boy, l’anti tutto. In un contesto normale, in un mondo in cui il maschio alfa, dominante, sicuro di sé, forte e quasi prepotente la fa da padrone e le lettrici lo venerano dallo spietato uomo d’affari al playboy incallito, ecco che Levi nella sua distaccata semplicità, nell’avere sempre il suo sorriso a portata di labbra, nel suo essere a volte impacciato, a volte insicuro, sempre imperfetto ne esce vincente. Levi ha sempre le mani nei capelli biondi a tormentarseli, quegli occhi penetranti che sembrano essere sempre fissi su Cath, un po’ stempiato, alto e dinoccolato, con la nonchalance tipica di chi sta bene nella propria pelle anche se non è il tipico giocatore di football e non porta abiti firmati e costosissimi. Levi è il ragazzo che puoi incontrare all’università, Levi con le sue mancanze, il suo aspettare seduto fuori la porta del dormitorio, con l’odore del caffè perennemente addosso, Levi con il suo sorriso buono e la disponibilità di guidare nella neve salvo poi scusarsene all’infinito per aver messo in pericolo Cath. Levi che c’è. Insomma un ragazzo di quello che vorresti accanto, anche se ti parla di mucche per ore.

Altro personaggio meraviglioso è sicuramente  Reagan, la compagna di stanza di Cath che io ho adorato dal primo momento, vabbè si ho adorato tutto il libro dal primo momento *sigh* Reagan è il completo opposto di Cath, aggressiva, sicura di sé, sarcastica, sempre con la battuta pronta, con un modo sconvolgente di giudicare gli altri, elementi che la rendono meravigliosamente dark. Sempre impegnata a fare qualcos’altro, scappa continuamente e usa la stanza solo per cambiarsi e appoggiare le borse. Un vero e proprio uragano che resta subito adorabilmente simpatica.


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