Fantascienza e scie chimiche

Creato il 27 maggio 2012 da Tnepd
 Ancora un articolo dedicato a chi dice che le scie chimiche non esistono perché altrimenti vivremmo dentro un film di fantascienza.Cosa c’è di tanto irreale in un film di fantascienza? Che descrivono il contatto con una stirpe aliena? Lo sapete che quel “cospirazionista visionario” di Stephen Hawking (il famoso fisico/strofisico costretto a vivere su una carrozzella) afferma che gli alieni sicuramente esistono (e che è meglio evitare il contatto con loro)? Se non ci credete leggetevi questo articolo pubblicato su Il giornale:http://www.ilgiornale.it/interni/gli_alieni_esistono_stiamo_larga/26-04-2010/articolo-id=440679-page=0-comments=1Oppure avete sentito dire che se esistono altri mondi abitati essi sono troppo distanti perché le loro civiltà possano entrare in contatto con la nostra. Qualcuno ha diffuso la convinzione che una navicella spaziale non potrebbe mai attraversare le distanze siderali di 100 o 100.000 anni luce; persino viaggiando a velocità prossime a quella della luce quale essere avrebbe mai voglia di spendere migliaia di anni per fare simili viaggi? E pur se teniamo conto della contrazione dei tempi, quale essere vorrebbe poi tornare a casa ritrovandosi in una sorta di futuro nel quale tutti i suoi conoscenti di una volta sono già morti? [per chi non conoscesse la teoria della relatività stiamo parlando di quello che viene detto "paradosso dei gemelli].La teoria della relatività ha circa 100 anni, e la fisica si sta rapidamente muovendo verso teorie molto più raffinate che risolvano i problemi lasciati irrisolti dalla vecchia teoria quantistica e dalla vecchia teoria relativistica: essi discutono di universi a più di 4 dimensioni, 11 per l’esattezza (teoria delle superstringhe). Due punti posti su sulle due facce opposte di un foglio (bidemensionale) sono alquanto lontani se ci limitiamo a guardare il mondo in due dimensioni, ma se consideriamo la terza? Lungo la terza dimensione quei due punti potrebbero essere a meno di mezzo millimetro di distanza!Le più recenti teorie cosmologiche elaborate dai fisici teorici prevedono la possibilità che noi abitiamo in una sorta di bolla (chiamata universo) che è nata assieme a numerose altre bolle/universo. Insomma potremmo essere confinati in una delle tante bolle di quello che adesso si usa chiamare multiverso . Per farla breve ne sappiamo ancora così poco della fisica e della cosmologia (che stiamo studiando con metodo scientifico da appena 300 anni) che nessuno può razionalmente escludere i viaggi a velocità maggiore di quella della luce, il contatto con esseri viventi in altri “universi paralleli” che entrano in contatto con noi attraverso qualche strano “effetto tunnell” (non quello quantistico però …). Le stesse cose le ha dette di recente un altro famoso scienziato Giapponese (ormai reso famoso anche dalle sue frequenti apprizioni televisive).Si tratta di Mikio Kaku, professore di fisica teorica al “City College and the Graduate Center” dell’ Università di New York, studioso della teoria delle superstringhe, della supergravità, e della fisica adronica. In questo video potete ascoltare dalla sua voce (il video in inglese è sottotitolato) quanto su espresso. La fisica moderna descrive una “realtà” molto differente da quella che ci appare evidente nel nostro mondo macroscopico: le particelle subnucleari sono in realtà poco più che conglomerati di energia vibrante, secondo la famosa legge E=mc2 ed hanno un comportamento per certi versi simile a quello delle onde. Le particelle spesso si trasformano le une nelle altre, si annichilano con le poprie antiparticelle generando coppie di fotoni … sempre rispettando la succitata equazione.

Come se non bastasse il principio di indeterminazione di Heisemberg della meccanica quantistica stabilisce che in tempi brevissimi un eccesso di energia può generarsi persino dal vuoto, il che permette la generazione di coppie di antiparticelle (cosiddette “virtuali”): il vuoto non è più vuoto ma un brulicare di particelle dalla brevissima vita, particelle la cui reale esistenza è stata provata anche sperimentalmente, vedi ad esempio l’effetto Casimir.

Anche l’esperimento di Aspect (entanglement quantistico) ha rivoluzionato il comune buon senso dando torto ad Einstein, mentre l’esperimento della doppia fenditura con la scelta ritardata mostra che nell’ambito del piccolissimo (descritto dalla meccanica quantistica) un evento che avviene dopo può influenzare un evento che avviene prima. C’è qualcosa che collega brevemente eventi lontanissimi nel tempo oltre che punti infinitamente lontani nello spazio?

La gravità influenza lo scorrere del tempo e controllando artificialmente la gravità (si stanno già muovendo i primi passi in questo settore) si può controllare lo scorrere del tempo, e poi si potrebbero sfruttare dei “varchi” nella struttura dello spazio tempo. Se teniamo per buona la teoria della relatività generale, afferma il fisico Paul Davies nel suo libro “Come costruire una macchina del tempo” (Mondadori, 2003):

lo spazio­tempo può essere curvato fino al punto di riconnettersi con se stesso, e quindi creare “curve chiuse” sia nello spazio sia nel tempo.

A proposito di fantascienza, leggetevi questo articolo pubblicato su Repubblica, dove si parla di uno studio RIUSCITO sulla lettura del pensiero, o meglio sull’interpretazione dell’attività cerebrale:
http://www.repubblica.it/2006/08/sezioni/scienza_e_tecnologia/lettura-pensiero/lettura-pensiero/lettura-pensiero.html

E poi leggete quali sono i programmi dell IBM (nota azienda che si occupa di computer, tristemente famosa per avere contribuito con la sua tecnologia all’organizzazione dei lager nazisti), leggere nel pensiero, ritirare i soldi con un programma di riconoscimento retinico … esattamente ciò che si vede nei film di fantascienza: http://www.repubblica.it/tecnologia/2011/12/19/news/futuro_ibm-26752305/Insomma la fantascienza è qui adesso … come le scie chimiche?

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