Fantasia (Fancy) di John Keats

Da Bangorn @MarcoBangoSiena

Lo sfortunato John Keats, è uno dei poeti che da sempre risiede nelle mie librerie. Scoperto con Ode su un’Urna Greca e La Bella Dame Sans Merci, ogni tanto tiro fuori i suoi componimenti e me ne leggo qualcuno.

Questa mattina mi sono riletto questa Fantasia e vi riporto il testo.

Lascia sempre vagare la fantasia,
È sempre altrove il piacere:
E si scioglie, solo a toccarlo, dolce,
Come le bolle quando la pioggia picchia;
Lasciala quindi vagare, lei, l’alata,
Per il pensiero che davanti ancor le si stende;
Spalanca la porta alla gabbia della mente,
E, vedrai, si lancerà volando verso il cielo.
Dolce fantasia! Libera sii per sempre!
Son rovinate dall’uso le gioie dell’estate,
E appassisce il godimento della primavera
Come i suoi fiori. Anche le bocche rosse
Dei frutti autunnali quando tra le nebbie
E la rugiada ardono come fanali
Saziano a gustarle: e dunque, che fare?
Siediti vicino al fuoco, quando
L’arido ceppo vampeggia lucente
Come lo spirito stesso dell’inverno,
Quando la terra silenziosa è imbacuccata,
E la neve rappresa è scompigliata
Dallo zoccolo pesante del contadino,
Quando la notte in oscura cospirazione
S’incontra col mezzogiorno
Per bandire la sera dal suo cielo.
Sì, siediti qui, e con la mente
Intimidita dall’immaginazione,
Invia la fantasia ad un’alta missione.
Ha vassalli al suo servizio,
E ti porterà a scapito del gelo,
La bellezza che la terra ha perso,
Ti porterà accumulate
Con quieto e misterioso furto,
Le gioie dell’estate e i boccioli
E le campanule di Maggio,
L’erba rugiadosa e la frasca spinosa,
L’opulenza doviziosa, infine dell’autunno.
E questi piaceri mescolerà
Con tre acconci vini in una tazza
Che tu berrai: – e udrai
I lontani canti dei mietitori chiari,
Il fruscio del grano tagliato,
I dolci uccelli inneggianti al mattino:
E insieme, – ascolta!
È l’allodola di Aprile, mattutina,
Sono i corvi, con affannoso gracchiare,
Alla ricerca di pagliuzze e fuscelli.
Con un solo sguardo coglierai
La margherita e il ranuncolo,
I gigli dalle bianche piume e la prima
Primula che sboccia sulla siepe,
Il giacinto ombreggiato, eterno
Re di zaffiro della metà di Maggio,
E ogni foglia, ogni fiore
Imperlato dallo stesso scroscio.
Vedrai il topo di campo sbucare
Magro dal suo sonno nella cella,
E il serpente, sottile per l’inverno,
Deporre su una sponda assolata la sua pelle,
Vedrai uova di nido screziate
Pronte ad aprirsi tra il biancospino,
Quando l’ala della femmina riposa
Quieta nel suo nido muschioso;
Vedrai il tumulto e l’allarme,
Quando l’alveare riversa fuori il suo sciame,
E le ghiande mature tambureggiare
Quando le brezze d’autunno cominciano a cantare.

Dolce Fantasia! Libera sii per sempre!
Ogni cosa è rovinata dall’uso:
Dov’è la gota che troppo guardata
Non sia appassita? O la fanciulla
La cui bocca matura non sia intristita?
C’è forse un occhio, sia pur color del cielo,
Che a lungo andare non stanchi? C’è forse un volto
Che in ogni luogo vorremmo incontrare?
Una voce, sia pur dolce, che sempre
Sia dolce udire? Si scioglie
Solo a toccarlo, dolce, il piacere,
Come la piaggia quando la bolla picchia.
Lasciala vagare, lei, l’alata,
Che alla tua mente trovi un’amata
Dagli occhi dolci come la figlia di Cerere
Prima che il dio del tormento
Le insegnasse il rimprovero e lo sgomento,
Con una vita e dei fianchi
Come quelli D’Ebe bianchi, quando
Sfuggendo al fermaglio d’oro si sciolse la cintura
E giù le cadde la tunica ai suoi piedi,
Mentre una dolce coppa lei teneva in mano –
E Giove si sentì illanguidire – Spezza le maglie
del serico guinzaglio, libera la fantasia,
Rapida rompi la corda che l’avvince,
E gioie simili ti farà avere.
Lascia sempre vagare la fantasia,
È sempre altrove il piacere.


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :

  • Ottobre

    O silenzioso mite mattino d’ottobre, le foglie son mature per cadere; il vento di domani, se avrà forza, le spazzerà via tutte. Chiamano i corvi sopra la... Leggere il seguito

    Il 26 ottobre 2014 da   Loredana V.
    OPINIONI, TALENTI
  • Tadeusz Kubiak (1924-1979): Poesie e quadri

    Tadeusz Kubiak Tadeusz Kubiak – poeta polacco, satirico, autore di testi per l’infanzia e di radiodrammi. Debuttò nel 1943 sulla rivista clandestina Il futuro... Leggere il seguito

    Il 04 ottobre 2014 da   Paolo Statuti
    POESIE, RACCONTI, TALENTI
  • Di corvi sexy, biancheria di pelle e molestie sessuali a ragazzine in coma

    Oggi ho visto Maleficent. Il film è molto bello, tuttavia mi ha stimolato alcune riflessioni che, come al solito, potrebbero contenere SPOILER: - All’inizio... Leggere il seguito

    Il 01 giugno 2014 da   Pontomedusa
    DIARIO PERSONALE, PER LEI
  • Henry Wadsworth Longfellow (1807-1882)

    La Divina Commedia nella versione di Paolo Statuti Un uomo davanti alla cattedrale, Vinto dalla polvere e dal sole ardente, Posa il suo fardello e riverente... Leggere il seguito

    Il 30 maggio 2014 da   Paolo Statuti
    POESIE, RACCONTI, TALENTI
  • Games of Thrones S04E01 (recensione)

    Primo episodio della quarta stagione del serial più acclamato di questi anni, e che ha il compito di farci rientrare subito nelle varie ramificazioni della... Leggere il seguito

    Il 08 aprile 2014 da   Bangorn
    DIARIO PERSONALE, OPINIONI, RACCONTI, TALENTI
  • I corvi non volano a stormi

    Ho alzato lo sguardo per pochi secondi, tutto giallo e verde, un cielo mistico e vorticoso che inghiottisce ogni sfumatura. Il tempo scorre lentissimo e i rumor... Leggere il seguito

    Il 23 marzo 2014 da   Alberto Murru
    RACCONTI, TALENTI