Il team di Hubble ha trovato in tutto 20 galassie il cui gas è stato ionizzato dai quasar. Queste sono: Teacup (2MASX J14302986+1339117), NGC 5972, 2MASX J15100402+0740370, UGC 7342, NGC 5252, Mrk 1498, UGC 11185 e 2MASX J22014163+1151237. Crediti: NASA, ESA, Galaxy Zoo Team and W. Keel (University of Alabama, USA)
Un album di famiglia davvero speciale quello realizzato dal telescopio spaziale Hubble di NASA/ESA, che ha fotografato un insieme di quasar fantasma, che nelle immagini vedete come oggetti verdognoli ed eterei. Le otto strutture che vedete qui sopra orbitano attorno alle loro galassie rilasciando un distintivo bagliore verde e inquietante. In realtà sono oggetti molto interessanti per gli astronomi perché offrono nuove informazioni sul passato turbolento di queste galassie.
Il primo oggetto è stato identificato nel 2007 nell’ambito della survey di citizen science Galaxy Zooproject.
In ognuna di queste 8 immagini, il quasar ha illuminato filamenti una volta non visibili attraverso il processo di fotoionizzazione. Ossigeno, elio, azoto, zolfo e neon nei filamenti assorbono la luce proveniente dal quasar e lentamente la rilasciano (per lentamente si intende in migliaia di anni). Questa inconfondibile tonalità smeraldo è causata , appunto, dall’ossigeno ionizzato che si illumina di verde. Queste strutture spettrali sono così lontane dal cuore della galassia che la loro luce impiega decine di migliaia di anni per raggiungerle ed illuminarle. Per questo anche se i quasar si sono spenti, le nuvole verdognole continueranno a brillare per molto tempo.
I filamenti in questione sono molto lontani dal centro delle galassie, ma anche molto grandi, abbracciando decine di migliaia di anni luce. Per questo gli esperti pensano a loro come lunghe code di gas nate durante una violenta collisione tra galassie.
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Fonte: Media INAF | Scritto da Eleonora Ferroni