Fao: stipendi d’oro per 'dimezzare' la fame nel mondo!

Creato il 09 ottobre 2012 da Freeskipper
Nel mondo una persona su otto soffre la fame. Lo evidenzia la Fao, nel rapporto 'Sofi 2012' sulla fame nel mondo redatto con Ifad e Pam da cui risulta, sulla base di stime riviste dal '90, che sono 870 milioni complessivamente le persone denutrite nel mondo. La stragrande maggioranza di questi, 852 milioni, vivono nei Paesi in via di sviluppo, dove la percentuale di denutrizione è ora stimato al 14,9% della popolazione. Tuttavia, rimangono notevoli differenze tra le regioni e i singoli paesi. Una riduzione sia quantitativa, sia proporzionale dei sottonutriti in Asia è stata osservata negli ultimi anni e, se continua, è sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi. Lo stesso vale per l'America Latina. L'Africa, invece, continua a deviare dal tragitto necessario per raggiungere l'obiettivo, l'andamento della riduzione della malnutrizione si riflette negli indicatori di mortalità infantile e di povertà. I dati che emergono suggeriscono che il numero delle persone sottonutrite nel mondo è diminuito più rapidamente di quanto stimato in precedenza fino al 2007, anche se il tasso di decrescita è rallentato nel periodo successivo. Comunque, i dati sono migliori di quanto previsto - osserva il rapporto - e fanno ben sperare di riuscire a raggiungere, o quantomeno avvicinare, l'Obiettivo del Millennio di "dimezzare" entro il 2015 il numero di quanti soffrono la fame nel mondo. Peccato che la Fao - dove notoriamente, dalla segretaria che risponde ai telefoni ai massimi vertici dirigenziali, circolano stipendi da capogiro!!! - abbia perso l’ennesima occasione, non diciamo di "dimezzare", ma quantomeno di “moralizzare”, da subito, le retribuzioni dei propri dipendenti, impiegati a suon di dollari nell’antitetica missione di debellare la fame nel mondo. Invece l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura proprio dalle carenze alimentari dell’umanità più povera e disgraziata del pianeta sembra trarre il proprio sostentamento elargendo ai propri dipendenti stipendi non proprio da... "terzo mondo"!!! "La Fao ha in organico 3.600 dipendenti, più della metà nella sua sede centrale, a Roma. Gli stipendi non sono proprio da fame, visto che assorbono gran parte delle entrate dell’Agenzia dell’Onu per l’alimentazione e l’agricoltura. Per intenderci un assunto “P-1” (cioè il livello più basso degli entry level professionals) guadagna un minimo netto di 34.760 dollari se è single. Se ha famiglia, anche se sua moglie lavora, la retribuzione sale a 36.849 dollari. E poi c’è il “Post adjustment”, la percentuale di incremento dello stipendio che dovrebbe garantire uno standard di vita equivalente indipendentemente dal luogo di lavoro, che varia da sede a sede. Per Roma il valore è pari al 77,9 per cento. Dunque la busta paga più magra per un dipendente Fao specializzato che lavora nella Capitale è pari a 61.838 dollari, che crescono automaticamente ogni due anni. Niente male. Anche perché se il neoassunto non è italiano per i primi 30 giorni avrà diritto al Dsa, una diaria che rende meno traumatico il trasferimento. Nel 2005 il Daily substistence allowance per Roma era pari a 286 dollari al giorno, più 168,74 come contributo per l’alloggio. E in più, ogni due anni, si ha diritto a un volo andata e ritorno per la nazione d’origine insieme ai propri familiari. Ovviamente i salari salgono, e molto, con i livelli. Un “middle level P-4” con famiglia può arrivare a 157mila dollari, un “senior level P-5” a 177mila, i direttori (D-1 e D-2) arrivano a superare quota 200mila dollari. Non va male ai circa 2000 dipendenti inquadrati come “General staff”. Un autista, di livello “G-3”, ha un minimo salariale, netto e in euro, di 31.370 euro. Una segretaria (G-7) avanti in carriera può arrivare alla rispettabile cifra di 73.490 euro". Tratto da 'il Giornale.it' del 03/06/2008.

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