Omaggio a Isolabona fiorita che in realtà tanto fiorita non è
In questi giorni mi sta tornando la voglia di parlare di Isolabona sul blog, anche se trovare un argomento mi risulta estremamente difficile. Potrei parlare di storia, di ambiente, di vivibilità e di tutti gli altri argomenti che fanno del nostro borgo un luogo unico.Purtroppo la fantasia non mi assiste e ogni pensiero buono lascia il posto alla classica incazzatura.
Qualche settimana fa i nostri amministratori erano tutti o quasi presenti, con al seguito la famiglia all'inaugurazione della messa in opera del defibrillatore gentilmente offerto al nostro e ad altri quattro comuni dalla Gran Loggia d'Italia. Una iniziativa lodevole, guardare però i nostri amministratori tutti indaffarati mi ha dato sui nervi e mi ha scaturito una riflessione.
Sarà mai possibile che queste persone le vedi insieme in paese solo quando ci sono delle manifestazioni?
Infatti non mi è mai capitato di incontrarle per il paese a fare un giro tipo sopralluogo per accertarsi che sia tutto in ordine; sostare a chiacchierare con chi li ha votati e non per ascoltare le loro opinioni sullo stato del paese, parlare con i ragazzi per capire quelle che sono le loro necessità per vivere al meglio in questo luogo, parlare con i negozianti, con le realtà produttive e chi più ne ha metta. Sarà che per me la politica è una cosa seria e bella, vedere però certe persone svolgerla in questo modo, mi allontana sempre più da essa. Forse sbaglio approccio e mi farò degli altri "nemici" ma chiedo a chi mi legge un'opinione:
Secondo voi, fare l'amministratore in un piccolo paese di 720 abitanti residenti, vuol dire sottoscrivere delle carte oppure parlare e ascoltare la popolazione?
Sarà anche demagogia la mia però opto per la seconda opzione.