Faraone jewelry reopens on via Montenapoleone while Y-3 inaugurates its first Italian flagship store.
Il rilancio di Faraone, lo storico marchio di gioielleria fondato a Milano da Raffaello Faraone nel 1945, parte dal capoluogo lombardo. Il nuovo spazio, inaugurato in via Montenapoleone, 19, presenta al pubblico il savoir-faire di un gioielliere di famigl
Artefice della rinascita è Cesare Settepassi, discendente della dinastia di orafi e gioiellieri fiorentini da 400 anni nonché riconosciuti esperti di perle e pietre preziose, che nel 1960 ha rilevato il brand Faraone, ma anche manager e autore del successo di Tiffany in Europa. Al 1989 risale il passaggio di Faraone al marchio newyorkese ma, dopo una convivenza nella boutique di via Montenapoleone, quando nel 2000 Tiffany passa da solo in via della Spiga, Faraone viene accantonato.
Settepassi, lasciato il colosso statunitense l’anno scorso, rileva una seconda volta l’etichetta che torna a splendere con un punto vendita firmato dall’architetto Massimo Iosa Ghini, che si ispira ad un’idea di preziosità caratterizzata da segni ricorrenti che delineano lo spazio e descrivono un’esposizione raffinata ed elegante. L’interno del negozio è stato realizzato con materiali ricercati: legni, vetri ambrati, metalli ottonati e bronzei, morbida nappa per le sedute. Gli ambienti sono racchiusi da moduli di boiserie in legno modanato che scandiscono lo spazio.“Come veri gioiellieri di famiglia – ha affermato Cesare Settepassi – saremo a disposizione dei clienti che chiederanno i nostri suggerimenti e consigli”.La gioielleria dell’arisocrazia milanese, oggi, punta, però, a raggiungere anche un target diverso, affiancando ai classici pezzi di haute joaillerie, capolavori in perle e pietre preziosissime montate in oro e platino ma anche gioielli caratterizzati da un design esclusivo, una lavorazione ineccepibile e una esecuzione rigorosamente artigianale, le collezioni dallo stile ricercato, fresco e moderno ma dedicate ad una clientela più giovane, con coccinelle, cuori e corone, messe a punto dal nuovo direttore creativo Franco Bosisio, ex Cartier, Swatch e Sector.
“Le nuove collezioni di gioielli – ha spiegato l’imprenditore fiorentino – vogliono essere accessibili, portabili e moderne, rivolte anche a una clientela più giovane”.
Un prêt-à-porter della gioielleria per toccare un pubblico più ampio: questa è l’idea strategica di Settepassi che non dimentica l’identità storica di Faraone.
“Conservo ancora la fotografia della pietra che ho venduto negli anni ’80 a una famiglia milanese, uno smeraldo a goccia di 70 carati che era appartenuto allo Zar Nicola II”, ha continuato e, consapevole dell’importanza della propria expertise imprenditoriale ha dichiarato: “Prima sapevo fare molto bene il gioielliere, da Tiffany ho imparato anche a fare il manager”.
L’opening milanese costituisce solo la prima tappa dello sviluppo di una rete wholesale che supererà i confini nazionali.
“L’apertura in Montenapoleone – ha concluso Settepassi – vuole essere un segnale forte del ritorno di Faraone dove è stato per oltre 60 anni. Già entro l’anno prossimo vorremmo iniziare a raggiungere vari mercati, italiano, europeo, ma anche asiatici, come la Cina, e arabi”.
Per fare ciò il manager parla di monomarca, in franchising o con partner locali, di corner e di shop-in-shop in catene distributive di alto livello.
Y-3, la linea che nasce dalla liaison tra Adidas e il designer giapponese Yohji Yamamoto, debutta a Milano con il suo primo monomarca italiano in via De Cristoforis, 5, nella zona di corso Como.
Lo spazio, che sarà aperto sette giorni su sette, copre una sup
Sempre nel mese di novembre il brand prevede di aprire uno store a Jakarta e il secondo a Pechino che segue quello inaugurato nel 2007. Oltre al negozio milanese, Y-3 conta ad oggi 9 monobrand operativi nelle città di Parigi, Miami, Las Vegas e New York.