“Fare sesso è come giocare a bridge. Se non hai un buon compagno è meglio che tu abbia una buona mano”

Creato il 18 ottobre 2012 da Federica Ometti @madfor_shopping

Ed ecco che sotto consiglio della ns. amica N-E-U-R-O-P-S-I-C-O-L-O-G-A ELE, vi sottoponiamo un interessante articolo pubblicato sul sito http://www.stateofmind.it da Mara Soliani, nella sua versione integrale. . . un argomento direi molto discusso da noi donne, quindi leggete e fatevi una cultura!!!!!

Orgasmo femminile: questione di intelligenza emotiva?

Orgasmo Femminile & Intelligenza Emotiva: studi mostrano che una buona conoscenza delle proprie emozioni aiuta a vivere la propria sessualità.

Una combinazione di esperienze soggettive e mutamenti fisiologici è ciò che caratterizza l’ orgasmo femminile.

Le sensazioni riportate da ciascuna donna nel descrivere quanto si prova nel raggiungimento dell’acme del piacere sono quanto mai diverse e personali. Alcune parlano di “un accumulo di tensione che va via via dissolvendosi” altre di“continue contrazioni nell’area vaginale” altre ancora riferiscono “di provare una fortissima tensione cui segue un improvviso rilassamento”.

Vi sono delle modificazioni corporee che possono in qualche modo definire l’ orgasmo femminile, si parla infatti di contrazioni ritmiche di vagina, utero e sfintere rettale dei quali è stato addirittura identificato il ritmo (una ogni 0,8 secondi con una graduale diminuzione o variazione nell’intensità); continue contrazioni dei muscoli addominali e dei glutei, nonché un generale aumento del tono muscolare, crampi a mani e piedi, smorfie del viso. Pur essendo questi i più diffusi e riportati dalle donne non sono una condizione necessaria affinchè si verifichi l’orgasmo.

Tuttavia, ciò che emerge è che il disturbo dell’ orgasmo femminile, nonché quella che anticamente veniva chiamata anorgasmia, sono più diffusi di quanto si possa pensare.

E proprio in relazione al provare o meno un orgasmo vanno sottolineati diversi aspetti:

  • La fatidica dicotomia Orgasmo Femminile Vaginale Vs Orgasmo Femminile Clitorideo: Freud ai tempi parlò di Orgasmo Vaginale come l’unico veramente maturo che una donna adulta può provare, mentre quello clitorideo è immaturo e nevrotico. Attualmente possiamo dire che da un punto di vista fisiologico tale dicotomia non ha alcun senso di esistere. Orgasmo vaginale (o coitale) ed orgasmo clitorideo sono entrambi indotti in modo prevalente dalla stimolazione del clitoride. Un campione molto diffuso di donne riferisce infatti di non provare difficoltà nel raggiungere l’orgasmo attraverso la masturbazione, mentre più difficile è raggiungerlo attraverso movimenti coitali e questo non le farebbe sentire del tutto a loro agio. Ancora ad oggi pare infatti che pregiudizi e preconcetti culturali, accompagnati forse anche da una scarsa informazione, portano la donna a credere che il non riuscire a provare un orgasmo coitale rappresenti un problema, se non addirittura un’ incapacità di provare piacere. Non è assolutamente così, ed è importante sapere che raggiungere questo tipo di orgasmo femminile non é nè l’unica via nè una meta fondamentale.
  • Entrando nello specifico del Disturbo dell’ Orgasmo Femminile è emerso da numerosi studi che questo sia associato a problemi psicologici, emotivi e sociali piuttosto che a problematiche inerenti la sfera fisica.

A questo proposito riportiamo uno studio condotto da Andrea Burri e collaboratori, i quali testarono un campione di oltre 2000 donne inglesi. Il campione fu estratto dal Registro dei gemelli del Regno Unito e lo scopo della ricerca fu quello di indagare se normali variazioni dell’intelligenza emotivafossero associate alla frequenza dell’ orgasmo femminile e durante il rapporto sessuale e durante la masturbazione.

La scelta di concentrarsi sull’intelligenza emotiva è legata alle ricerche fatte su tale costrutto, dalle quali è emerso che le persone differiscono per il modo in cui provano emozioni, per la capacità di differenziare fra queste ed inoltre, il sapere riconoscere ed utilizzare le informazioni emotive, pare abbia un impatto non solo nelle relazioni interpersonali ma anche a livello intrapersonale.

Queste capacità potrebbero infatti un’influenza diretta sul funzionamento sessuale della donna ma non solo, anche la capacità di comunicare i propri desideri al partner ne potrebbe risentire, andando così a rendere difficoltosa la comunicazione sessuale che è altrettanto importante quanto qualsiasi altro tipo di comunicazione all’interno della coppia.

Dai risultati ottenuti da Burri e dalla sua èquipe è emersa l’esistenza di una correlazione positiva fra la frequenza di orgasmi, sia durante la masturbazione che durante il coito, e l’intelligenza emotiva; e non solo che la correlazione fra intelligenza emotiva e orgasmi coitali seppur positiva è inferiore rispetto alla prima. Questo, come suggeriscono gli autori, mostra come sia importante, nel provare un orgasmo, non solo una maggiore conoscenza del proprio corpo, ma anche la sensazione di controllo e la possibilità di far coincidere il movimento fisico con le proprie fantasie.

In conclusione, ad oggi in base agli studi sul settore, ciò che risulterebbe importante per vivere appieno la propria sessualità godendone è una buona conoscenza delle proprie emozioni, che consente di guidare i propri pensieri e le proprie azioni permettendo anche una maggiore conoscenza del proprio corpo e forse influenzando anche positivamente la comunicazione col proprio partner.

La possibilità di provare un orgasmo dipende, inoltre, anche dalla pratica sessuale, l’acquisizione di una maggiore consapevolezza di sé e del proprio corpo, nonché la sperimentazione di diversi tipi di stimolazione, sono tutti fattori che consentono alla donna di avvicinarsi sempre più all’acme del piacere. Entrare in contatto con le proprie emozioni ed i propri pensieri senza averne paura, lasciarsi andare e dimenticare per un attimo il controllo, non temere di riferire i propri desideri e le proprie fantasie, dette così potrebbero sembrare banalità ma nella realtà a volte si può fare difficoltà a metterle in pratica, e quindi aggiungiamo un’altra variabile…provare a mettersi in gioco.

D’altronde come dice Woody Allen: “Fare sesso è come giocare a bridge. Se non hai un buon compagno è meglio che tu abbia una buona mano”, e non dimentichiamo anche un pizzico d’ironia.

BIBILIOGRAFIA:

Baci

F, Dolcemente Complicata



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