Se quando andavo dai miei in Grecia sapevo con precisione cosa avrei cercato di mangiare, anzi, prima di partire compilavo meticolosamente una lista con tutto quello che avrei mangiato nella paura di dimenticarmi qualcosa, lo stesso non accadeva con loro che non sapevano cosa gli avrei portato e cosa avrei cucinato. E al loro piacere di vedermi si aggiungeva il piacere della scoperta di nuovi sapori e profumi. Avevo acquisito un valore aggiunto ormai!!!!
Uno dei primi piatti che ho cucinato è stato la pasta con i fagioli che mio padre, buongustaio dalla culla, ha adorato immediatamente e immancabilmente ogni volta che mi vedeva me lo chiedeva.Il pesto alla genovese è stato una sorpresa per tutti; utilizzare il basilico in cucina era una novità assoluta , in Grecia era una pianta ornamentale e basta, nessuno che io sappia lo utilizzava in cucina.Per prepararlo, in una caldissima giornata di Agosto, ho letteralmente spiumato un vaso di basilico dal terrazzo di mia mamma, che poi, a danno fatto, ho saputo che era di una sua dirimpettaia che gliel'aveva lasciato in custodia durante le sue vacanze estive!La dirimpettaia non si arrabbiò, anzi, curiosa di assaggiare il nuovo condimento, si procurò in fretta e furia un'altra pianta di basilico e io per la seconda volta preparai il pesto alla genovese in quel caldissimo Agosto di tanti anni fa.Il pesto che allora era una novità, ormai è entrato in tutte le cucine greche, nelle sue varie versioni e quello con i pomodori secchi ovviamente è molto amato. L'abbinamento con la feta è incantevole, d'altronde feta e pomodori vanno a nozze; unica accortezza salare leggermente l'acqua per la cottura della pasta e non eccedere nel condirla, essendo molto saporiti sia il pesto che la feta.Ingredienti:
- 5 pomodori secchi
- 10 mandorle
- 1 spicchio di aglio
- 2 foglie di menta fresca
- 2 foglie di basilico
- olio evo
- 160 gr. di farfalle
- feta sbriciolata con la forchetta