Accreditata la coppia, ma Ciccio Ingrassia non fa molto, qua ad impazzare con un po' tutte le sue migliori qualità è Franco Franchi, il "The Musk" nostrano. Anche nel titolo la parodia del famoso film "Papillon" è esplicita però, un po' come già avvenuto in "Ultimo Tango a Zagarol", il film gode di vita propria e di una bella canzone finale cantata dallo stesso Franchi.
Farfallon (F.Franchi) è in carcere per uxoricidio. Il Barone (Ciccio Ingrassia) per una truffa legata alla costruzione mai avvenuta di un ponte sullo Stretto di Messina. Il Barone affiderà a Farfallon anzitutto il compito di salvargli i soldi, poi gli chiederà di evadere per compiere altre missioni. Si assisterà ad una serie di evasioni rocambolesche, durante le quali il buon Farfallon si troverà dentro una situazione più grottesca dell'altra!
Nulla che debba passare alla storia del Cinema, però ottimo come svago ad alto tasso ironico ed un filo satirico, fin attuale: il tormentone del ponte sullo stretto, il Barone che chiama Rubasangue gli avvocati e Ingannapopolo i politici... niente è cambiato da allora!
bussolotto di generose dimensioni pieno di soldi, bisogna nasconderlo da qualche parte, ma dove? ...
... la gallina ha fatto l'uovo!
se ti devi mimetizzare per attraversare un mare sporco da cosa ti travesti? da spazzatura
qua si ritrova ad insegnare a delle "immigrate clandestine" (affatto sgradevoli) come si serve in tavola. sarà un'esibizione di mostruosità alimentare, pure una banana intera con la buccia manderà giù!
tra le monache "trappistelle", che non fanno alcolici ma dolci
flashback del pasticciere che ha appena scoperto che la moglie lo fa becco! con la cioccolata si trasforma in un Otello
qua Franchi fa una mimica di Charlot perfetta
un carcere moderno ed accogliente
solito Mario Carotenuto, nel bastardissimo direttore della colonia agricola penale. la ghigliottina purtroppo non serve più a tagliare teste, dice, ma può tagliare ancora qualcosa forse anche più prezioso della testa
Salvatore Baccaro, fenomenale "faccia" da cinema! In realtà il buon Salvatore, che non visse molto a lungo (morì nell'84 a soli 40anni) doveva le sue forme ad una particolare malattia, la Acromegalia. Quasi certamente la malattia fu anche causa della morte precoce. Ha saputo ironizzare su di sé, e questo per me basta ad elevarlo a grande personaggio.
le mani del pasticciere hanno stuzzicato la moglie del direttore del carcere
insomma oh, se la "situazione si capovolge"... si capovolge!!
dopo 8 anni d'isolamento
altro che Papillon, qua si va ben oltre