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“Fargo”, i generi cinematografici secondo i Coen…

Creato il 05 marzo 2012 da Onesto_e_spietato @OnestoeSpietato

“Fargo”, i generi cinematografici secondo i Coen…

Melodia epica su sfondo innevato. Il climax cresce e dal campo lungo da nebbia in Val Padana non esce Robin Hood o l’ultimo dei Mohicani, ma un’auto in formato carro-attrezzi. Sin dall’incipit è chiaro quanto i fratelli Coen amano giocare coi generi.

Epicità mista a quotidianità, atta a rendere auliche le ordinarie e grottesche gesta di un Minnesota dimenticato da Dio. Ed è così che le musiche in apertura ritornano come una costante periodica a rendere pace e grandiosità ai misfatti che scorrono sullo schermo.

Un mixage di generi così fitto da condurci su una mancata collocazione definitiva dell’opera nelle griglie canoniche. Ci troviamo di fronte personaggi comici in una storia drammatica, dialoghi strambi, irreali, densi di pause e ripetizioni, fiumi di sangue sprizzante ed essiccato, fumate di sigaretta noir.

I Coen dimostrano quindi invidiabile padronanza inter-gender verso una soluzione filmica che, come direbbero alcuni personaggi del film, è “un volto strano, curioso”. Certamente poliedrico e convincente.



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