Magazine Cucina
La farinata di ceci è un piatto tipico ligure e toscano. Nelle ricette che ogni tanto trovavo sulla rete, c'erano come denominatori comuni tanto olio e tante ore di preparazione. Due cose per me non sostenibili. Sono impaziente e sono a dieta. Poi, l'altro giorno, mi imbatto in una farinata pronta in due ore e con il minimo di olio indispensabile per farla risultare buona quanto quella vera.La preparazione è davvero molto semplice, per una data quantità di farina di ceci, bisogna aggiungere il triplo di acqua, lavorando con la frusta per non fare grumi. Io ho messo 250 grammi di farina di ceci e circa 700 ml di acqua. Si ottiene così una pastella molto molto fluida, al limite del liquido. Si lascia riposare per un' ora. Volendo si può schiumare ogni tanto.Passata l'ora, e acceso il forno per portarlo a 220/250 gradi, si unisce una bella presa di sale fine, tanto pepe macinato fresco, e quattro cucchiai di olio extra vergine di oliva. Si mescola ancora con la frusta. Preparo una teglia antiaderente, bassa e larga, io ho usato quella per la paella, ungendola bene con 3 cucchiai di olio di mais o di oliva (in totale quindi saranno un cucchiaio di olio per ogni ml di acqua, da ripartire quasi a metà favorendo l'impasto) verso la pastella nel centro della teglia, si distribuisce da sola allargandosi, e una volta versata tutta, con un cucchiaio di legno "rompo" i bordi verso il centro, per far andare un po' dell'olio della teglia all'interno della pastella, creando delle lenti di olio. Cospargo la superficie con ancora una bella presa di sale fine, pepe nero macinato al momento e foglie di salvia spezzate con le dita. In alternativa, si può usare rosmarino o altre erbe aromatiche.Con attenzione, sposto la teglia sulla grata del forno, già caldo a 250 gradi, ventilato, posizionata a metà altezza.Abbasso a 220 gradi, e calcolo 20/35 minuti di cottura. A circa metà del tempo, giro la teglia, di modo che cuocia uniformemente.Il profumo che sprigiona è fantastico. La farinata è pronta, è venuta più alta delle farinate classiche, ma a me piace così. Appena è un po' tiepida, la taglio a strisce e poi a rombi, sarà la merenda di oggi per alcune amiche.Come è venuta? Per essere la prima volta, bene. Calda, appena fatta, è buonissima. Poi tende a seccarsi e a diminuire di spessore, riscaldandola qualche minuto in forno, o meglio ancora sulla piastra, riprende croccantezza e si accompagna a salumi e formaggi magnificamente.Mangiata così è gustosa, e può essere una alternativa al pane per accompagnare una insalata o una zuppa di legumi, quando è più secca.Buona!