Il motivo del contendere è che si è abbassato di 800 milioni di euro lo sfondamento della spesa ospedaliera, capitolo di spesa pubblica ormai ingestibile e sottoposto a debiti enormi.
Farmindustria evidenzia che questo ulteriore taglio determinerà una situazione grave per il settore farmaceutico, tagliare di 800 milioni la soglia di sfondamento, significa che ad un certo punto, lo Stato chiuderà i rubinetti alle aziende farmaceutiche.
Cosa comporterà tutto questo?
A meno che lo Stato decida che superato lo sfondamento, non pagherà più i medicinali da destinare alle strutture ospedaliere (cosa obiettivamente impossibile), il rischio è che avvenga una delocalizzazione delle imprese farmaceutiche per abbassare i costi dei farmaci in modo che lo Stato risparmi su questa spesa.
Ovviamente questo scenario preoccupa e non poco Farmindustria che chiede un incontro con il Governo per confrontarsi si di una misura che rischia di far perdere molti posti di lavoro.