Farnese Vini: Luca Scinto fa un bilancio del Giro d’Italia 2012

Creato il 02 giugno 2012 da Fuoridibici @fuoridibici
Due vittorie e la maglia azzurra del miglior scalatore, ma anche tanti chilometri di fuga, interviste e visibilità. Il bilancio del Giro d’Italia 2012 Farnese Vini Selle Italia è sicuramente ottimo, elogiato anche dalla Gazzetta dello Sport che ha collocato al primo posto dei team battuti (dalla Garmin) la squadra Giallo – Fluo guidata da Luca Scinto.Partiamo proprio dal voto della Gazzetta per valutare con il “Pitone” il Giro dei suoi atleti.Scinto, un “8″ in pagella Gazzetta come squadra, due giovani vincenti, una maglia conquistata. Bilancio più che soddisfacente per il tuo team? “Non possiamo di certo lamentarci, anzi. Il nostro giro è stato superlativo. Senza falsa modestia possiamo dire di essere stata la squadra migliore, quantomeno per combattività e impegno, e i risultati ci hanno reso onore. Sono orgoglioso di aver letto i voti della Gazzetta, ripagano il lavoro di tutto il team”. Rabottini e Guardini, due giovani vincenti. Eppure a Sestri Levante il Giro Giallo – fluo sembrava finire sotto tono… “Non direi sotto tono, anche perchè eravamo pur sempre presenti in corsa e nelle fughe. Anche se ammetto che quel giorno i miei atleti mi hanno deluso e si sono meritati una tirata d’orecchie pubblica (…). Di certo con Pozzato che si era rotto, Gatto che non riusciva a ritrovarsi, avevamo perso un pò di spirito. Ma sapevamo di poter dare tanto”. Pozzato e Gatto, partiamo dai due leader della squadra. Che giro è stato il loro? “Pozzato è caduto e non è stata una delusione come alcuni hanno scritto. E’ stata semplice sfortuna: stava bene, andava fortissimo e sono sicuro che avrebbe vinto almeno una tappa. Ma non si può comandare la fortuna nè la salute (…). Ci rifaremo quest’estate, non mancano gli impegni importanti per Pippo. (…) Di Gatto posso dire che ha avuto un’intensa campagna al nord, da cui è uscito un pò stanco e a causa della febbre rimediata dopo l’amstel ha recuperato male. Ma so che ha tanto da dare e nell’estate raccoglierà quanto di buono ha seminato”. E per gli altri? “Favilli ha dimostrato di avere doti immense. Dopo un nord corso da protagonista (non dimentichiamoci che ha solo 23 anni!) ha sprintato e si è messo in evidenza, nonostante iniziasse ad essere stanco. Stesso discorso per Rabottini e Guardini, che hanno dato anche di più di Elia: una vittoria da vero duro quella di Matteo, che ha preparato il giro con tutta la mia fiducia e in piena tranquillità. E una vittoria di orgoglio e di rabbia quella di Andrea, che non ha tradito le nostre aspettative e si è misurato con il vero ciclismo. Spero stia facendo tesoro delle lezioni che questo giro gli ha dato, comprese quelle che gli ho dato io, anche se ogni tanto sono stato duro. Non mi dimentico poi degli altri giovani: Balloni che è stata una mia scommessa portarlo al Giro, è andato forte, in fuga spesso e pure in azzurro con la maglia dei GPM. Bravissimo. Idem De Negri, che ha fatto il suo e si è dimostrato un corridore di buon recupero e tenace nelle fughe. Mazzanti è stato superlativo, visto che è venuto al giro per fare da spalla a Pozzato e l’ha onorato fino alla fine nonostante il forfait di Pippo. Luca ha corso con grande professionalità, nonostante una condizione non al top. Una garanzia, come si addice al suo carattere… E’ pure stato in fuga e gli devo offrire una cena di pesce! Infine Failli, a cui abbiamo dato una mezza chance per fare classifica, ma che tra alti e bassi non ha reso quanto avrebbe potuto, ma è stato comunque forte in salita, presente per la squadra, insomma un pilastro per tutti gli altri”. Non hai quindi critiche per i tuoi ragazzi? “Nel bilancio complessivo, direi di no. Non mi posso lamentare nè posso rimproverargli nulla. E’ così che si corre. Siamo stati una grande squadra nonostante la nostra dimensione da professional che ogni anno deve meritarsi la fiducia degli organizzatori. Spero che con questo giro la squadra sia riuscita a ripagare in pieno la fiducia di tutto lo staff RCS. Senza il loro credito, non avremmo potuto conquistare questi importanti successi” Importanti e mediaticamente d’impatto. Pensi che questo giro possa cambiare la dimensione della squadra e del progetto che ne sta alle spalle? “Lo spero, perchè davvero non avremmo potuto fare di più. Siamo riusciti a costruirci un’immagine forte sin dall’inizio dell’anno, abbiamo vinto e convinto a questo giro. Ora spero che tutti gli sponsor, da anni con noi e fedeli al nostro progetto, riescano a fare un ulteriore sforzo per riuscire a consolidare questo gruppo, il progetto e i suoi corridori. Sono sicuro che così facendo, riusciremo a fare stagioni ancora migliori di questa. Comunicato Stampa Farnese Vini – Selle Italia

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