Farsi trattare male

Al telefono con Giacomo, il mio migliore amico.36 anni.Avvocato.Divorziato dopo 1 anno di matrimonio.
“Giacomo, tesoro, tu mi devi presentare uno dei tuoi amici!”“Ma assolutamente no!”“E che razza di risposta sarebbe questa? Per esempio quel tuo amico, Riccardo, quello che ha mollato da poco la sua fidanzata…Hai detto che è belloccio e che ci sa fare…presentami lui!”“Lady, non insistere! Riccardo non te lo presento!”“Scusa, e perché no?”“Perché quello ci sa talmente fare che ti tromba in cinque minuti e io non voglio che tu sia trattata male!”
Allora.Caro Giacomo,a quanto pare mi tocca scriverti una letterina, perché ho il sospetto che tu, in quanto uomo, non abbia ben chiaro cosa passi nella testa di una donna ultra-trentenne e separata.Stavolta cercherò di essere breve e chiara e mi limiterò a porgerti qualche domanda.Secondo te, dopo 10 anni passati con Mr Arsenico, alcuni buoni, per carità, ma la maggior parte trascorsi a cercare di far funzionare le cose, a cercare di capirlo, di vedere le cose anche dal suo punto di vista, a cercare un compromesso che rendesse felici tutti, a sforzarmi di non far andare tutto in pezzi, a stargli vicino nei suoi momenti bui…insomma dopo tutti questi anni io sono abbastanza stanca: posso avere voglia, secondo te, di imbarcarmi in un’altra relazione impegnativa dopo che è passato così poco tempo dalla fine del mio matrimonio?E poi, perdonami, ma chi l’ ha detto che quella trattata male sarò io? Come mai si da’ per assodata questa cosa? Non ti è mai passato per l’anticamera del tuo vuoto cervelletto il sospetto che forse, dico forse, io potrei anche aver voglia di DIVERTIRMI (o, come dici tu, di farmi trattare male), come non faccio ormai da 10 lunghi ed estenuanti anni? E’ vero che vado cianciando di ragazzi che mi facciano dichiarazioni d’amore, passeggiando mano nella mano sotto le stelle, e arrivo addirittura a ipotizzare seconde nozze in caso vincessi il terno al Lotto di trovare l’uomo perfetto, ma nel frattempo, credimi, non mi farebbe schifo passare un po’ di tempo, senza importanti coinvolgimenti, con un tipo belloccio e che ci sa fare come il tuo amico Riccardo.