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Fashion Camp: i Designer Emergenti

Creato il 19 giugno 2013 da Inimitabyle @Ylenia_Aruta
Fashion Camp: i Designer Emergenti
Il Fashion Camp è anche un contenitore di idee. Nuove, fresche, giovani. Una carrellata di designer emergenti, una vetrina per conoscere e capire dove sta andando il mercato.
Il passato e il tempo, concetti sviluppati in molteplici sfaccettature, sembrano essere il sottile fil rouge che aleggia tra le sale della Fabbrica del Vapore. Mentre nelle unconference si parla tanto di tecnologia, qui l'artigianato, l'hand made e il riciclo la fanno da padroni.
Il vetro di Murano è l'ossessione di Contessa Rosa Fosca. Imperfetto, quindi unico e ancora più speciale. Sfere e cilindri realizzano geometrie semplici, eppure ricchi di personalità. Leggere come bolle di sapone eppure non altrettanto delicate. Tutto rigorosamente realizzato a mano come una volta da mastri vetrai, così via fino all'assemblaggio, con la convinzione che "il bello non è la perfezione".
Parola d'ordine: riciclo! Materiali sradicati dalla loro destinazione d'uso originaria, decontestualizzati per farne oggetti da indossare. Perché chiamarli solo gioielli sarebbe riduttivo. Vere e proprie piccole opere d'arte. Ad attirarmi il colore. Giallo, rosso e blu. Colori primari, luminosi, assoluti o mixati tra loro. Materiale elettrico "ad alta tensione creativa". Volt, appunto. Avere una seconda possibilità, una nuova vita, trasformarsi, reinventarsi. Sogni quotidiani che sfiorano spesso la mente. I fiori e le foglie che compongono le collane Camera Creativa, hanno affrontato un lungo percorso prima di sbocciare nuovamente. Ed ecco che la gomma delle camere d'aria assume un nuovo senso.
Design e rievocazioni vintage. Un nome dal suono onomatopeico che prende nome da un fiore spontaneo di campo. Le barababac, profuma di passato, è la macchina da scrivere della nonna, l'orologio tanto caro alla mamma. Dettagli da rivivere sotto forma di orecchini, anelli, collane.
Scampoli di tessuto colorato. Impossibile non riconoscerne la matice orientale. Gin-ki è l'unico gioiello realizzato con le sete dei kimono giapponesi. Una piccola foglia d'argento di ginkgo biloba, pianta sacra e antichissima, simbolo saggezza, equilibrio, fortuna. 
La comunicazione prima di tutto. Soprattutto in tema di t-shirt. Veicolare l'arte e portarla nei cassetti, nell'armadio di casa, semplicemente indossarla e portarla in giro. Brevi messaggi, che vanno dritti al punto. Whoartyou, if in art you trust!
Il progetto che mi ha più colpito è senza dubbio teeshare. Ogni prodotto nasce dalla collaborazione con laboratori italiani etici-sociali, personalizzate con tecniche artigianali. Artisti, sognatori e ospiti speciali sono invitati a prendere parte dell'esperienza, creando un'opera inedita che viene tradotta in una t-shirt.  Come suggerisce il nome, tutto punta alla condivisione in ogni fase, dalla creazione alla produzione. Idee, tecniche, esperienze, da mettere insieme e rimescolare per ottenere sempre nuovi risultati, in edizione limitata.
Fashion Camp: i Designer Emergenti
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