Micam: il Grande Flop.

"Il mondo sta cambiando". Macchè! il mondo va per la sua strada, in un lento moto perpetuo. Tutto cambia, tutti cambiamo, sempre, ogni giorno, così come cambiamo i nostri abiti. E' solo che una mattina ti svegli, ti fermi a pensare un attimo e ti accorgi di tutto questo.
Ecco, poche parole, semplici. Poche parole possono bastare, in rappresentanza della pochezza che regna in un paese, decadente, stantio. Stanco.
Quella mattina ti svegli e ti rendi conto. Perchè per fortuna arriva sempre quell'attimo in cui tutto ti appare chiaro. Tutti gli elementi vanno al loro posto, come a comporre un puzzle che in realtà è stato sempre lì davanti ai tuoi occhi.
E così ti accorgi di vivere in un paese che non è più luogo di avanguardia ed eccellenza. Lo avverti in ogni pagina sfogliata di Vogue Italia, tanto lontana dalla freschezza e dalla novità che saltano fuori dalle pagine della versione Giapponese. E' palese quando ti trovi davanti all'elenco dei nomi delle passerelle milanesi e quelle della fashion week francese. Ed è piuttosto avvilente quando ti ritrovi ad una fiera internazionale come il MICAM, e ti ritrovi a dover constatare il calo davvero netto dei visitatori.
La tristezza.
Avete sentito parlare della fiera internazionale della calzatura? immagino di no, neanche io. Eppure anche quest'anno si è svolto come di consueto, svelando tutte le collezioni autunno/inverno 2014. Come sempre creazioni fantastiche e interessanti in alcuni pochi rari casi, che è davvero valsa la pena fotografare, in altri molto sottotono.
Il sipario di questa edizione è calato, lasciando dubbi, incertezze e tanti punti di domanda. Una su tutte: il sipario è calato per sempre? Nel frattempo si programma dal 31 agosto al 3 settembre 2014, con un format rinnovato e una riorganizzazione degli spazi per facilitare la visita ai buyer. Dicono.