È così che un capo nato circa cinquant’anni fa viene reinterpretato dall’estro creativo di Geraldo da Conceiçao.Siamo nel 1962, quando una ancora sconosciuta Sonia Rykiel inventa quello che prenderà il nome di “Poor Boy Sweater”, un semplice maglione dal design innovativo, aderente, coloratissimo e dalle maniche lunghissime.
Da qui parte l’avventura di una designer che è diventata leggenda, premiata lo scorso anno con il riconoscimento di Commandeur des Arts et des Lettres e con la Grand Médaille de Vermeil della città di Parigi.A lei si deve il termine «démodé» entrato ormai nel lessico quotidiano di ogni appassionato di moda e non solo.
«Ho immaginato una donna, non ero io, né mia figlia, né le mie nipoti, né le mie sorelle, né le mie amiche – ha dichiarato la designer - Una donna speciale, sfacciata ma libera. In lei c’era tutto ciò che amavo. Ho inventato una maglia così stretta, così accostata al corpo, che WWD la definì The Poor Boy Sweater, consacrandomi regina del knitwear».
Nasce così il pullover che ha accompagnato generazioni di donne. A righe, ricoperto di paillettes o di strass, con inserti di pizzo o in versione sexy con piccole trasparenze: sono tante le versioni in cui è stato declinato il Poor Boy Sweater.
Ora Geraldo da Conceiçao sceglie proprio questo capo per il gran finale della sfilata che presenta la collezione autunno-inverno 2013/2014, la prima che lo vede come direttore creativo della maison. Maglie sapientemente costruite sulla silhouette femminile in un gioco di colori e grafiche a incastro che ripercorrono e rendono omaggio al DNA di Sonya Rikyel.
Una ventata di allegria anche per gli inverni più grigi.
Claudia Ricifari
Se l'articolo ti è piaciuto, iscriviti ai feed per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del magazine, oppure diventa fan della nostra pagina facebook e seguici su twitter. Se hai la passione per la fotografia non perderti il nostro gruppo su flickr e seguici su instagram.