C'erano parecchi fili neri, lunghi, sparsi qua e là; sembravano incrociarsi tra di loro come a formare una perfetta scacchiera. Poi c'erano dei piccoli cuscini, morbidi, quadrangolari. E io saltavo da un cuscinetto ad un altro giocando a campana. Sembrava di essere sopra una nuvola, ma una nuvola è bianca, quì sembrava essere tutto nero. Ad un certo punto inciampai in un semicerchio color oro, somigliante ad un ferro di cavallo, una C precisamente, ed accanto ce n'era un altro; due semicerchi incastrati fra loro.
Decisi di sedermi sopra; era tutto il giorno che vagavo in quella valle bruna e scura e un bel panino non mi avrebbe fatto male.
Riprese le energie ricominciai ad esplorare "il continente nero". Fui capace di girarlo in lungo e in largo e capii che era un posto non molto grande, rettangolare e con una collinetta nei dintorni delle due C.
Sebbene mi sentivo un pò confusa, nell'aria c'era un chè di piacevole. Si respirava profumo di lavanda. Ero a mio agio e con un sorriso sulle labbra mi sentivo come se quel posto l'avessi già conosciuto alla perfezione, ma non l'avevo mai visto così da vicino e minuziosamente.
Poi il nero finì, scesi il gradino e mi ritrovai a camminare su una superficie di legno d'acero, ma ben presto anche questa finì, delimitata da un enorme serpente dorato e nero, che quasi mi circondava tutt'attorno.
Un attimo di panico, mi avvicinai lentamente e potei vedere che la testa del serpente era solo un anello oblungo e scintillante.
Ormai sapevo che quel posto non poteva farmi più paura, era mio, era bello ed era ciò che avevo sempre desiderato.
Fu in questo momento che la sveglia suonò e io con i capelli arrufati vidi la mia Chanel 2.55 poggiata sulla scrivania, dove l'avevo lasciata la sera prima, con la catena semi penzolante.
Sorrisi e ripensai al mio sogno.
La mia Chanel è con me in ogni momento, perchè io non posso fare a meno del mio pezzetto di paradiso.
XOXO
Tess.