Sabato scorso si è conclusa la due giorni milanese dedicata al FashionCamp presso la Fabbrica del Vapore, giunto ormai alla sua quarta edizione. Evento dedicato all’innovazione e al futuro attorno al fashion system, con un’attenzione particolare rivolta ai designer e ai brand emergenti italiani. Il tutto accompagnato da piccole conferenze e workshop.
Di particolare rilievo il workshop CREATE!, tenuto da Mirko Pallera di Ninja Marketing per Quag. Le tematiche affrontate vertevano sul viral marketing e su come costruire al meglio il DNA di un brand – o di un progetto -, di modo che esso possa diventare per l’appunto virale. Workshop che ha tirato in ballo la Poetica di Aristotele e Vogler: spunti per approfondimenti e riflessioni che esulano anche dal mondo dei luccichii fashion; infatti tra il pubblico in sala non è mancata qualche espressione rimarcante una differenza ontologica.
Un altro momento di qualità è stato rappresentato dall’intervento di Elisa Motterle, The Gatsby Era – Moda e modi negli Annes Folles. Un’interessantissima – e filologicamente ineccepibile – escursione attraverso la storia del costume degli anni ’20 e che ci ha permesso di ricollegare l’evoluzione della moda di quell’epoca con il susseguirsi degli eventi storici e con i cambiamenti sociali del tempo.
Anna Venere di Moda per principianti (che ho intervistato qui) ha costituito un altro picco qualitativo della manifestazione: il suo discorso è stato volto a mostare come non sia possibile fare riferimento a un concetto univoco di bellezza femminile, in quanto le forme del corpo della donna sono talmente molteplici e peculiari da rendere sterile ogni riduzione concettuale. Un gran lavoro di formalizzazione sistematica, per rendere nuovamente alle donne un po’ di quell’autostima che il mondo del fashion così spesso elimina.
Per quanto riguarda il beauty, rimarchevole la presentazione della startup Cosmeeti.co, app dedicata proprio ai cosmetici e prodotti di bellezza.