Inutile dire che il discorso sulla vendetta richiama il famoso Kill Bill, ma del film tarantiniano Faster non ha né originalità, né classe. Dwayne Johnson, per quanto vesta bene i suoi panni, aiutato anche da un fisico statuario e forte, non ha la stessa eleganza e temerarietà della Sposa.
Faster, nel suo impianto narrativo appare come qualcosa di già visto e manca di originalità e dunque di carattere. Tuttavia, per gli appassionati, la pellicola risulterà comunque godibile, soprattutto per gli inseguimenti, le corse in auto, con annesse rocambolesche ed improbabili azioni su una Chevrolet Chevelle anni '70.
Driver è un uomo che alimenta odio e rabbia da anni, ma si vede lontano un miglio che non vi è nulla di cattivo in lui, uccide per pura vendetta e lo fa con esitazione e con successivo rimorso. Tentenna, teme l'Inferno, ascolta in auto un Predicatore che parla di perdono. Forse è questo il punto debole del personaggio, sempre troppo lucido e con i goccioloni agli occhi. E vedere un gigante del wrestling piangere non fa un grande effetto.
Ottima la musica, grazie all'ormai consolidato Clint Mansell, il quale, ricordiamo, ha curato musicalmente tutti i film di Darren Aronofskij, che si muove tra ritmi western e suoni vigorosi ideali per un film d'azione.
2/5
Pubblicato su: cinema4stelle