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Soldi sporchi

Creato il 22 giugno 2015 da Alessandro Moccia @cinemainpixel

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IRIS (canale 22) ore 21:00

Nella lista dei registi mai valorizzati abbastanza o bistrattati come fossero artisti qualunque si trova Sam Raimi, uno che è riuscito a creare un quasi-capolavoro partendo da un personaggio puerile come l’Uomo Ragno (Spider-Man 2) e il più bel cinefumetto non tratto da un fumetto (Darkman). In mezzo ad altri ottimi film e qualche scivolone, trova spazio nella sua produzione Soldi Sporchi, sorprendentemente sobrio vista la predilezione  per il fantastico e il fumettoso.

Tre uomini e una valigia piena di soldi trovata per caso è l’incipit adatto per raccontare il potere dell’avidità, che non “genera” mostri, come ho letto in qualche recensione, ma li “rivela”, mostrandoci le persone per ciò che realmente sono. Hank è il classico borghese, ma solo negli intenti: di fatto è costretto a fare un lavoro che non lo appaga né economicamente né a livello umano, in costante attesa di una promozione che non arriva; Jacob, il fratello di quest’ultimo, è l’emarginato del paese, sciocco e infantile, ma è anche quello che si dimostrerà il più lucido e il più moralmente limpido dei tre; Lou è il miglior amico di Jacob, disoccupato, stanco di vivere in miseria e sulla soglia della disperazione.

La brama di una vita migliore fa gola a tutti e spoglia i tre uomini delle loro maschere. Mai quanto la moglie di Hank, il vero personaggio negativo della storia, prima complice e poi mente ingannatrice, spinta da un solo obiettivo: incassare i soldi, togliersi i panni della moglie soddisfatta e felice di un’esistenza povera di mezzi e permettersi finalmente la vita materialista e edonista che ha sempre sognato.

Il crescendo di situazioni tragiche, scandito dalle ripetute inquadrature dei corvi che si impongono in maniera netta sullo sfondo candido e bianco del paesaggio, è intuibile fin dal ritrovamento del denaro, ma è inevitabile e accompagna lo spettatore verso un epilogo nerissimo, in cui la punizione peggiore non è la morte, bensì il ritorno alla normalità e a una vita piatta, ormai non più coperta dall’ipocrisia e dalla falsità dei sorrisi.


Archiviato in:Il cinema dal divano Tagged: Bill Paxton, Billy Bob Thornton, Bridget Fonda, Sam Raimi, Soldi Sporchi

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