Gli italiani all'estero sanno benissimo che, nonostante gli anni passino, non ci si integra mai completamente nel Paese ospitante e la nostra italianità rimane sempre li', soprattutto per quanto riguarda la CUCINA.
Per quanto la Francia sia conosciuta per la sua tradizione gastronomica, io rimango profondamente sostenitrice della nostra cucina!
A me la pasta ed il riso scotti, come contorno di carne e pesce, continuano a sembrare una cosa barbara, per non parlare di chi condisce un piatto di pasta con il ketchup al posto di una salsa di pomodoro fatta in casa! E poi quando mi chiedono:" Ma tu la pasta a casa la cuoci al dente?". Oddio, come spiegarti povero barbaro gallico, che "al dente" non è un'opzione di cottura ma il solo modo di cuocere la pasta?!
E cosi, quando sono stanca e la lontananza da casa si fa sentire, ecco che arriva prepotente ed irrinunicabile il desiderio di...PIZZA! Si', perchè per me rimane sempre lei il mio grande amore culinario, la pizza non si tocca, è sacra! La pizza è il mio antidepressivo naturale, lo diceva anche il mio amico Pino (Daniele):
" Fatte 'na pizza c'a pummarola 'ncoppa,
vedrai che il mondo poi ti sorriderà!".
Durante il mio primo viaggio a Napoli nel 2009, per conoscere i miei suoceri, ho provato per la prima volta la vera pizza napoletana e da quel momento mi si è spalancato davanti un nuovo mondo! Ho rinnegato la pizza conosciuta e mangiata fino ad allora ed adesso sono un'integralista al 100%.
Questo amore viscerale mi ha spinto a cercare, fin dai primi tempi in Francia, una pizzeria napoletana doc che potesse supplire ai nostri bisogni nei momenti in cui il desiderio di pizza si fa più impellente. Le pizzerie a Parigi non mancano di certo ma abbiamo dovuto fare un' attenta scrematura perchè anche quelle che si proclamano italiane autentiche possono nascondere brutte sorprese.
Cosi quando passeggiamo per questa città gigantesca e passiamo davanti ai mille mila ristoranti di cui è popolata, il mio occhio clinico investiga attraverso le vetrine dei ristoranti alla ricerca della vera pizza. In questo modo, fino ad ora, di pizzerie napoletane doc ne abbiamo trovate 3, nel corso di questi anni. E siccome precorriamo i tempi, le abbiamo individuate agli albori, quando avevano appena aperto e non erano ancora molto frequentate. Il problema che interviene in seguito è che, non appena la notizia inizia a spargersi ed i clienti aumentano, la qualità dei prodotti diminuisce, insieme alle porzioni. L'unica cosa che tende ad aumentare sono naturalmente i prezzi.
L'ultima scoperta, risalente a novembre 2014, ce la teniamo più gelosamente per noi, senza diffondere troppo la voce, per non correre lo stesso rischio!
E quindi, cosa c'è di meglio che passare un sabato sera in compagnia di amici italiani (accuratamente selezionati per diventare depositari di un segreto cosi' prezioso), mangiando una pizza? La vera, autentica, serata all'italiana:
- quella in cui, ti dimentichi per un po', di essere in terra straniera, sei circondato da gente che parla la tua lingua, a voce alta, gesticolando!
-quella in cui, quando il cameriere arriva con il tuo piatto, ti si stampa in faccia un sorriso da ebete, il profumo e il calore ti avvolgono e tu vai in estasi;
-quella in cui, quando finisci la cena, ti alzi da tavola leggero e non sei costretto a berti un bicchiere di Idraulico Liquido appena arrivi a casa per digerire il macigno che hai sullo stomaco, come succede di solito quando ti nutri con cibo francese;
-quella in cui, quando paghi il cameriere, gli fai un sorrisone a 34 denti, come se ti avesse fatto il più grande piacere della tua vita, dimenticandoti che stai pagando il doppio del prezzo che pagheresti a Napoli... ma i soldi non sono tutto, no?
Viva la pizza!!