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Fatti nostri online

Da Pamelaferrara @PamelaFerrara

social-networkC’era una volta la privacy.
Poi è arrivato Facebook ed è stato un delirio di fatti nostri online: dove andiamo, quali film guardiamo, come ci sentiamo, con l’illusione che a qualcuno interessi.

Fortunatamente noi italiani, come sempre in fatto di Web, su certe cose siamo ancora indietro, anche sulla quantità di informazioni che arriviamo a condividere, a differenza, ad esempio, dei più spregiudicati (o più fessi) americani.

Loro di social network sì che se ne intendono, ne frequentano di tutti i tipi e ce ne sono per tutti i gusti.

I più gettonati sono quelli che riguardano gli acquisti, come Blippy, che ha come slogan “Cosa stanno comprando i tuoi amici?”.
Il mese scorso Blippy ha chiesto ai suoi utenti di poter entrare nelle loro caselle di posta Gmail per poter leggere le ricevute degli acquisti su Amazon e pubblicarle: in migliaia hanno detto di sì.
Folle? Non molto se pensiamo che quelle stesse persone avevano dato a Blippy il loro numero di carta di credito, per poter far pubblicare automaticamente gli acquisti online.
Peccato solo che i numeri siano stati custoditi male e che alcuni crackers li abbiano rintracciati attraverso Google.

A questa gente, che vuole credere che a qualcuno interessi ciò che fa, che si sente importante solo così e che magari spera addirittura di influenzare gli altri col proprio stile di vita, non resta che fidarsi del social-idiota di turno, che magari racconta al mondo che hai appena comprato una scorta di carta igienica di Hello Kitty e sei un uomo.


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