Fattibilità e correttezza dei corsi spiritualisti

Da Enrico74

Ho letto un pezzo che mi ha praticamente trovato pienamente d'accordo con tutto quanto afferma riguardo ai corsi spiritualistici che nascondono cose non proprio esatte o corrette oltre che buone.

Corsi spiritualistici a pagamento


Spesso si legge che il soggetto X dirige e inaugura il nuovo corso per apprendere il Reiki alla modica cifra di euro tot, o un altro soggetto che apre i corsi spirituali per apprendere tecniche riservate agli iniziati nell'antichità. 
Ebbene ho sempre detto che in ambito spirituale, non esiste la democrazia, ovvero non tutti possono praticare certe tecniche energetiche senza essere stati accettai da scuole vere iniziatiche o aver superato le prove iniziatiche che attestano il proprio diritto ad accedere ad altri stadi di conoscenza o coscienza. Purtroppo sono in molti che non vogliono sentirsi rifiutare da certi ambiti ma vorrebbero venire autorizzati e addestrati per fare tutto anche se non ne hanno né le competenze né tanto meno le abilità. 
Ho sempre detto che, così come io non potrei mai diventare un astronauta per limiti fisici e cognitivi, così molti non possono praticare veramente certi sistemi energetici e spirituali non avendone le peculiarità interiori, tutte cose che non possono essere addestrate o create ma devono essere già presenti in colui che vuole seguire la strada degli iniziati. 
Purtroppo non sono cose che alle persone di basso spirito faccia piacere sentirsi dire: ecco che spuntano in ogni dove corsi che promettono a chiunque di diventare in grado di fare determinate cose... errore madornale... di seguito riporto qualcosa che ho trovato subito affine a me per la profondità e la verità che riporta. 
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Manuale di autoprotezione energetica.I rischi culturali della New Age


 Voglio sottolineare alcuni dei rischi connessi al Neo-(pseudo)- spiritualismo e alle ideologie NEW AGE, che a volte alcuni approcci alla "naturopatia" apparentemente sembrano portarsi dietro.Ci sono una serie di atteggiamenti veicolati dai movimenti neo-spiritualistici che comportano diversi pericoli, oltre ad essere tecnicamente anti-spirituali se si tengono in considerazioni le vere grandi Tradizioni spirituali come punto di riferimento.
Ne indico alcuni:
  • il "Siamo tutti operatori di Luce". Tutti automaticamente si fregiano del preteso titolo di guaritori pranici o "aurici" e tutti si illudono di poter 'manipolare' i corpi sottili e i 'campi di forze'. In realtà, in nessuna autentica tradizione spirituale che comprendesse lo sviluppo di carismi e abilità "compensatrici" o terapeutiche è MAI stato affermato che queste capacità siano universalmente possedute da tutti o democraticamente trasmissibili a tutti. E' vero che, eccezionalmente, si trovano individui con una predisposizione compensatrice (per usare una espressione di Kremmerz) oppure che si possano rinforzare certe attitudini con un training specifico di tipo vario (magnentismo, parapsicologia, tecniche di psicodinamica, suggestione ecc..), tuttavia è da ritenersi, quando non del tutto inefficace, anche pericoloso per sè e per gli altri cimentarsi in tecniche "terapeutiche" o "praniche", SENZA un specifico collegamento a tradizioni operative in tal senso, che prevedano il conferimento di tali speciali "crismi". L'assenza di questa condizione oltre a comportare rischi per l'operatore ne produce senz'altro al soggetto da guarire, specie per il rischio di "contagi fluidici" o "larvali" di cui lo stesso incauto operatore non saprebbe schermarsi. Molti di questi sedicenti "operatori" finiscono per diventare "untori sottili" senza saperlo.Inutile dire che è molto discutile pensare che un semplice corso di "naturopatia vibrazionale" sforni adeguati "pranoterapeuti". Non parliamo poi delle mode attuali di certe sedicenti scuole di guarigione che pensano di conferire "Iniziazioni" (sic!) simoniacamente e a chiunque (senza nessuna selezione) sulla base del semplice ancorché oneroso esborso di denaro. Parlando di "spiritualità" è qualcosa che ovunque in tutte le tradizioni sarebbe definito come "demoniaco"....
  •  il "buonismo": la new age mostra una negazione di tutti gli atteggiamenti umani che non rientrano in un canone etico artefatto dove tutti i comportamenti presuntamente spirituali debbano essere improntati a tolleranza e pacifismo, con più o meno velato rigetto di ogni attitudine marziale e virile. Chiunque non si uniformi a questo "canone" etico è detto persona "poco consapevole", ed altri epiteti pretenziosi ... Ora, è assolutamente falso immaginare che la "rabbia" sia solo un sentimento negativo. Esiste una rabbia egoica, ma esiste una rabbia che può venire dall' Io spirituale, finanche dal Sè. Il Buddhismo Vajrayana esemplifica questo con l'espressione rabbia Vajra che è tipica dell'asceta e che è uno strumento della Saggezza originaria della Mente oltre che un legittimo strumento di evoluzione. Anche la tradizione cabalistica contempla il necessario equilibrio fra i due Pilastri destro e sinistro: la NEW AGE e i cultori delle ideologie correlate mostrano una paura e un rifiuto totale e aprioristico verso la sfera di Geburah che invece fa parte dell'Ordine Cosmico, e confondono la Geburah con i suoi aspetti squilibrati. Ne segue tutta una serie di giudizi e di indicazioni comportamentali errate. 
  • il "moralismo" del se soffri è perchè "devi imparare una lezione". Ciò può essere vero, in alcuni casi, ma non può essere una legge universale. Esistono molti "fattori" o "forze" che sono semplici trouble makers ed esercitano semplicemente un'azione vampirica o prevaricatrice e non hanno nulla di utile che deponga a loro favore. Bisogna sopravvivere e difendersi (le tradizioni sciamaniche antiche ed autentiche, non quelle edulcorate e rivendute al consumatore new age, sono tutte chiarissime in questo senso) . Questo atteggiamento è proprio il meccanismo con cui la NEW AGE serve ad occultare meglio i predatori. Gli elementi moralistici invece derivano sopratutto dalla matrice anglosassone e luterana degli ambienti in cui la NEW AGE si è sviluppata e servono solo da strumento, in questo caso, a nascondere certi meccanismi predatori.
  • Dai due punti precedenti segue perfino un'indicazione alimentare verso alimenti "sattvici" (secondo la nomenclatura induista) volti ad esaltare la "frequenza vibratoria" ed alzare la consapevolezza così come a evitare "energie dense". Ora qui è necessario un appunto. L'alimentazione sattvica (prevalentemente latto-vegetariana, lasciamo stare il veganismo che è una deviazione moderna mai esistita nell'induismo) è cosa buona solo per gli asceti (o chi temporaneamente deve svolgere un lavoro di ascesi) ma è assolutamente deleteria per gli altri due gruppi (individui connotati dai guna tamas o rajas). Gli individui sattvici costituivano per corrispondenza la casta più alta quella dei sacerdoti. Si trattava di un numero ristretto ed eccezionale (anche a livello razziale) di individui. E parliamo del periodo vedico.Soprattutto è bene tenere conto del mutamento dei tempi: ora nel Kali Yuga questi individui sono tecnicamente scomparsi (salvo rarissime figure di Maestri spirituali), non si illuda pertanto il sognatore o fabulatore "indaco" di appartenere a questa razza di individui superiori, già in crisi ai tempi del Buddha storico. L'alimentazione sattvica è deleteria per gli altri individui e alla lunga li indebolisce (se volete sapere se siete sattvici provate a mantenere sei mesi di totale castità, poi ne riparliamo) . Suggerire un'alimentazione sattvica ad individui con una complessione tutt'altro che sattivca è cosa estremamente discutibile, fonte di potenziali forti squilibri per la salute. Gli insegnamenti tradizionali dell'India hanno sempre teso a far seguire a ciascuno la via idonea alla propria natura. Altra cosa è indicare un certo equilibrio alimentare nel non incoraggiare troppo i difetti della propria costituzione, ma imporsi una dieta del tutto inappropriata alla propria costituzione è dannoso.
Purtroppo le scuole di naturopatia tendono non solo a bandire la carne (a volte energeticamente assai più necessaria che non sul piano "fisico" o nutrizionale) ma temono come il "Male assoluto" qualsiasi tipo di alimento o sostanza stimolante (perfino un banale caffè) perchè visto come troppo "Yang". Ora oggigiorno è proprio dell'energia Yang che si ha bisogno per poter schermarsi e combattere contro le forze caotiche e prevaricatrici che ad ogni livello (da quello emozionale a quello economico) ci vanno a predare. Con la scusa dell'evoluzione e del "risveglio della coscienza" (cosa che per l'individuo ordinario sono mere utopie) si tende invece a istillare in soggetti sensibili a suggestioni 'spiritualistiche' degli atteggiamenti assai depotenzianti sul piano energetico per favorire i meccanismi predatori e vampirici delle forze che attraverso i distorti insegnamenti NEW AGE hanno acquisito forza e vigore...
  • L' "ottimismo" NEW AGE. Tutto è essenzialmente buono, chi vede il pericolo e l'avversità viene accusato di creare paura e la pura è un sentimento a bassa frequenza vibratoria. Si scordano che la paura è uno strumento di allarme e sopravvivenza oltre che di evoluzione, in certi casi. La lotta e il conflitto fanno parte della dimensione in cui viviamo: comportarsi come se si fosse già "reintegrati nell'Assoluto" è il modo migliore per schiantarsi contro un muro. Invece -ed è accaduto al sottoscritto- chiunque indichi pericoli viene accusato di essere ottuso, intollerante, non evoluto, e senza risveglio. Nessuno invece è lontano dal risveglio quanto colui che si sogna di essere un illuminato senza invece vedere in che realtà vive. E tutti gli autentici insegnamenti spirituali sono stati sempre basati sulla presa di coscienza obiettiva del proprio stato attuale. È più che superfluo osservare che siamo (ancora) nella Dualità, ed è saggio comportarsi di conseguenza.
  • L'avversione al "dolore", conseguentemente ai punti precedenti. Una sorta di "progressismo" tradotto in chiave spiritualista vorrebbe vedere nella lotta alla sofferenza di tutti gli esseri l'obiettivo dell'evoluzione cosmica. Tanto per fare un esempio della superficialità di questo atteggiamento, malamente preso dal Buddhismo erroneamente letto, il Sakyamuni parlava di uno stato da cui liberarsi che era detto "dukkha" in lingua pali. Ma "dukkha" non si traduce con "dolore", dukkha è uno stato di "insoddisfazione". Semplificazioni terminologiche hanno creato vere derive ideologiche.
  • Il "mondialismo", per cui tutti i popoli e le razze e soprattutto le culture sono uguali, e tutte ugualmente belle e buone. Ora, se è bene che tutte le genti si sviluppino in un comune sentire planetario di appartenenza e di cooperazione non si deve però nascondere il differente ruolo gerarchico e la funzione-guida che solo determinati gruppi umani di volta in volta esercitano nell'evoluzione planetaria (questo anche secondo gli insegnamenti della Blavatsky prima delle tante edulcorazioni che la teosofia ha subito sino ad oggi), fatto anche additato da Steiner. Ugualmente ci sono specifiche funzioni catagogiche e involutive esercitantesi attraverso alcuni gruppi umani, etnie, culture, razze e perfino determinate religioni. Il non voler prendere atto non solo delle differenze ma dei potenziali pericoli catagogici -in certi casi effettivamente esercitati - dipende dalle infatuazioni ideologiche con cui certi ambienti new age si sono fusi. Ad esempio, l'integrazionismo e l'immigratismo sono gli attuali strumenti attraverso cui determinate civiltà ed etnie (con tutte le Forze spirituali, o almeno sottili, ad esse collegate) sono state avviate alla distruzione programmata da altre "forze" che evidentemente a questo puntano, per meglio esercitare su scala globale gli stessi meccanismi di tipo vampirico che altrove esercitano a livello di individui o piccoli gruppi. Si tratta di forze occulte della sovversione mondiale che ora stanno passando dalla fase sovvertitrice a quella organizzatrice, nella forma del cosiddetto Nuovo Ordine Mondiale (tecnicamente ispiratore, programmatore e finanziatore della globalizzazione finanziaria e dei flussi migratori).    
  •  l'ideologia "gender" e il pansessualismo, che certi neospiritualisti moderni non riconoscono per quello che sono e a volte addirittura incoraggiano. la diffusione di una certa ideologia omosessualista così come il voler diffondere canoni estetici e modelli comportamentali a "basso tasso di identità e differenziazione", il tendere alla de-differenziazione dei generi, hanno tutti un preciso effetto sulla involuzione delle energie sessuali e basali degli individui e dei gruppi. E' una legge ben nota agli studiosi di occultismo ed esoterismo, ma anche propria delle scienze naturali che i processi evolutivi puntano alla differenziazione e alla strutturazione, mentre quelli involutivi tendono alla omogeneizzazione e de-differenziazione (per analogia un medico sa bene a cosa paragonarlo). Questo esercita una caduta non solo di identità ma anche di "frequenza" energetica delle nuove generazioni instillando un abbassamento qualitativo degli istinti basali. Ma vi è qualcosa di molto più inquietante. La differenza di polarità fra uomo e donna crea una forte tensione energetica, tanto più forte quanto più il maschio e la femmina sono differenziati. Questa tensione "fluidica" è fonte di evoluzione, di creatività personale, artistica, emotiva, e fornisce anche slanci potenzialmente evolutivi e creativi (non solo procreativi), cosa ben nota alle tradizioni che sfruttano il sesso a fini evolutivi (caso esemplare nei sistemi orientali che fanno capo ai testi detti Tantra, ma non solo..). È più che evidente il sospetto che questo fenomeno di pansessualizzazione (uso il termine più vago possibile per essere un po' meno politicamente scorretto) abbia un fine vampirico collettivo: quello di deprivare il genere umano di un potente strumento "magnetico" di elevazione (di cui perfino uno scienziato, Wilhelm Reich, ha intravisto le concrete possibilità). 
  • La "devirilizzazione". Il genere più colpito in questo ambito è quello maschile, anche perchè le pseudo spiritualità new agers sono prevalentemente (ma non sempre) eccessivamente "femministe" nel senso di voler dichiaratamente e intenzionalmente "innalzare" l' energia femminile planetaria, vedendo in essa una fonte di amore e di "bene" contro quella maschile che sarebbe fonte di guerra e aggressività. Ora questo punto in parte si ricollega al precedente, con effetti davvero inquietanti se si pensa alla frazione di estrogeni (ormoni femminili) sempre più artificialmente presenti nelle carni da allevamento, o come componente nell'inquinamento dei fiumi e delle acque che gli stessi scienziati hanno più volte denunciato, con effetti persino sulle specie animali con effetti quali: oligospermìa, aumentata infertilità maschile, riduzione dello sviluppo dei genitali. Queste modificazioni che colpiscono soprattutto i maschi delle specie ne comprometterebbero in futuro e seriamente le capacità riproduttive.Il fine io credo sia soprattutto però di colpire la sfera e l'ambito umano, sempre nell'ottica dei meccanismi in parte predatori, in buona anche parte prevaricatori in atto anche attraverso le ideologie NEW AGE. È più che evidente che un popolo senza guerrieri è assai più facile da sottomettere....

Piuttosto che puntare a improbabili "risvegli", invito le persone sagge ad essere semplicemente sveglie e vigilare!"
Scritto da DrMartini Naturopata    (facebook).

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