Geppy ha cominciato la sua prima grande avventura da solista. E’ dal 28 febbraio che l’attrice comica, nata a Zelig fa capolino in tv ogni giorno in fascia preservale con un appuntamento in diretta su La7 dal titolo GDay. Dalle 19.40 infatti racconta i fatti e le opinioni del giorno da un punto di vista più leggero e dissacrante. Grazie a una sua personalissima verve a metà tra la comicità inglese (fatta di freddure taglienti) e quella nostrana, più esplicita e ricca di sfottò, nel giorno dedicato alla donna non poteva perdere l’occasione di parlare di donne “essendo una doppia ricorrenza: è la festa della donna e martedì grasso, due feste che hanno una parola in comune: il grasso”! La risposta alla grande domanda che i telespettatori sono chiamati a dare è la seguente: La condizione della donna è ferma al palo, pur di far carriera lei il palo lo utilizzerebbe per la lap dance? - “Moltissime donne andranno a festeggiare e agli uomini rimasti soli voglio dire che quel nano che circola per casa è vostro figlio e se ha sete non dategli una birra ma, acqua”! L’ospite della puntata il direttore de L’Unità Concita De Gregorio, madre di 4 figli che brillantemente si presta alla satira di Geppy rispondendo con altrettanta ironia: “l’unico palo che so usare è quello per prendere i vestiti nell’armadio”!
Finiti i sorrisi, Floris porta l’attenzione degli ospiti sul fatto che tutti in Austria conoscono Ruby e l’hanno invitata non a carnevale ma, come rappresentante dell’Italia, dovremmo esserne fieri?
Questa è una giornata particolare e la miccia che accende questa giornata si chiama Ruby, forse anche questo nome diventerà epocale come la riforma della giustizia di Berlusconi.
Vendola interpellato sulla vicenda Ruby e sul gentil sesso dichiara :”La condizione delle donne in Italia è una delle più difficili tra i paesi civili. La sostanziale impossibilità di entrare nei ruoli più importanti, di svolgere il diritto soggettivo di essere cittadine lo dimostrano. La prima legge di questo governo è stata una legge cancellata, quella firmata da Marisa Nicchi e Di Salvo, che avevano conquistato il diritto alle dimissioni anticipate delle donne perché una donna che resta incinta diventa un pericolo per il mercato”. La fatica che fanno per farsi accettare nel mercato del lavoro è un tema politico e Berlusconi ha sdoganato un modello culturale infarcito di maschilismo. E prosegue: “è umiliante ciò che ha detto il presidente del Consiglio, che le donne debbano essere valutate in base alla gradevolezza estetica. È un machismo che spero si riuscirà a seppellire presto”.
Michela Brambilla replica che le parole di Vendola sono un mare di falsità, il caso Ruby e la questione Berlusconi è l’ennesimo tentativo di abbattere il premier facendo leva sulla questione politica e alla domanda delle cene di Arcore risponde tranquillamente: “Sappiamo tutti cosa succede alle cene di Arcore”, una gaffe o un improvviso attacco di sincerità?
E proprio in questo giorno, non mi sento di rivolgere nemmeno un pensiero femminile, a chi la donna l’ha svilita e mercificata trasformandola in valletta, velina, tronista, corteggiatrice, escort di strada e di lusso, pupa politica etc.
Dovremmo invece fermarci a riflettere sul fatto che le donne, pur essendo la maggioranza nella società civile e pur disponendo di una legislazione che ha tra i suoi fondamenti il principio dell’uguaglianza, sembrano non avere acquisito ancora la consapevolezza della loro forza e la volontà di usare a pieno gli strumenti legali e morali a loro disposizione e ciò è un vero peccato.