“D’ora in avanti le fiabe di Natale saranno cattive. Basta nevicate, campane, angeli e stelle comete.
Le storie devono essere cattive. Perché gli uomini lo sono.”
A Natale mi sono confrontata con la “Favola in bianco e nero” di Mauro Corona. Divano e tè caldo alla mano mi sono dedicata alla lettura. Se vi aspettate una favola natalizia piena di buone parole, dolci gustati davanti al camino, famiglie riunite davanti all’albero di Natale… vi sbagliate di grosso!
Mauro Corona, in questa sua favola natalizia, ci mette davanti tutto ciò che, specialmente nel periodo festivo, cerchiamo di evitare, dimenticare. Il finto buonismo, il razzismo, l’incapacità dei nostri politici, i falsi moralisti, i cattolici della domenica, i predicatori che razzolano male…tutti chiamati ad affrontare la realtà, tutti messi di fronte alle verità scomode. Perché quest’ anno nel presepe, accanto al Bambin Gesù bianco è apparso un Bambin Gesù nero. E allora cosa fare? Come si può affrontare tutto questo? Come accettare una cosa simile? Va contro la tradizione, la religione! E mentre tutte le personalità più o meno influenti discutono sul da farsi: perché non sono razzisti, solo conservatori; mentre nelle case anche i più insospettabili cercano di eliminare il Bambin Gesù nero e anche nella Chiesa si pensa ad un modo per dividere i due Bambini Gesù che si tengono per mano, il lettore si ritrova costretto a chiedersi “e io, che non mi sento razzista, il Bambin Gesù nero lo accetterei nel mio presepe?”. La genialità di Corona sta proprio in questo, è provocatorio, un dito puntato contro tutta l’ipocrisia della nostra società, il ritratto di Dorian Gray che si tiene nascosto nella soffitta perché guardarlo vorrebbe dire affrontare la realtà dei fatti. Mauro Corona è il lato scomodo che non puoi evitare, la verità che non vuoi vedere ma che, senza peli sulla lingua ti viene raccontata, sbattuta in faccia con cruda sincerità. In questo la sua forza, la sua incisività. La forza del suo pensiero arriva dritto al lettore che si sentirà attaccato o no, d’accordo o “offeso” dalla sua opinione ma che non può restare indifferente al suo messaggio.
Leggete Mauro Corona, perché nella sua “violenza” critica, troverete il rimprovero giusto e la riflessione necessaria ad ognuno di noi.
Buona lettura.