“La Germania – spiega il premier ospite della trasmissione ‘Che Tempo che fa’ – ha un’opinione pubblica comprensibilmente preoccupata di dover pagare un giorno per comportamenti leggeri di altri paesi in Europa. Il mio sforzo nell’incontro che avrò mercoledì con la Merkel sarà quello di mostrare due cose: primo che l’Italia è ben lungi da tenere comportamenti irresponsabili, la maturità con cui l’opinione pubblica e il sindacato hanno accolto le pesanti misure imposte può essere da esempio per altri Paesi e, contemporaneamente mostrerò alla Merkel che soprattutto la Germania trae benefici dal mercato unico e dall’ euro”. “E’ un discorso che si può fare da pari, è interesse della Germania, della Francia e nostro Paese che via via che i singoli Paesi danno prova di recuperata virtù, noi non lo facciamo non perché ce lo chiede l’Ue, ma per non dissipare il futuro dei nostri figli è giusto e doveroso che decisioni prese collettivamente in Europa siano tali da dissipare i dubbi sulla solidità dell’euro”.
“L’euro non è in crisi, va un po’ giù o su. Ma come moneta non è in crisi: ha mantenuto solidamente il potere d’acquisto rispetto ai beni che compriamo ed il rapporto di cambio con il dollaro”. “Il problema è che nella zona euro un certo numero di Paesi hanno avuto o hanno gravi squilibri nelle finanze pubbliche”.
“Noi” in Europa “non siamo né un singolo Stato né un insieme già completo e compiuti di Stati che si comportano come uno come lo sono gli Usa. Il problema è che questi squilibri” nei conti “sono asimmetrici: quei Paesi che hanno situazioni buone sono inquieti con quelli che le hanno cattive”. Lo afferma il premier Mario Monti intervenendo a ‘Che tempo che fa’ su Rai3.
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