A gennaio del 2016 scadrà il divieto attualmente in vigore per il Barcelona di operare sul calciomercato, sanzione della FIFA decisa in seguito alla violazione della normativa sul trasferimento dei minori.
Tuttavia il Club non avrà molta libertà di manovra.
Non è un problema legato al Fair Play Finanziario (come si è letto ultimamente sul web), quanto una diretta conseguenza della riforma dello Statuto sociale votata nel 2013 sulla base del quale il Consiglio di amministrazione del Club non può far crescere l'indebitamento oltre una soglia massima (calcolata in 2,75 volte l'EBITDA). Laddove ciò accadesse, deve porre rimedio entro un periodo massimo di due anni, diversamente è costretto alle dimissioni.
A giugno del 2015, in occasione dell'ultimo bilancio, il debito netto del Club era a 328 mln di euro, che rappresentavano 3,24 volte l'EBITDA del periodo: per pote rispettare il limite statutario, sulla base del nuovo budget, il Consejo Directivo dovrà quindi abbattere il debito di circa 50 mln di euro (pari al 15%).
Secondo alcuni organi di stampa, alla fine il budget di spesa effettivo potrebbe avvicinarsi ai 10 mln di euro, ma non superare questa cifra.