Feast 2 -Sloppy Seconds riparte esattamente da dove era finito il primo capitolo. I primi minuti sono dedicati a ricordare i personaggi del primo film ( pure quelli defunti in malo modo) e a introdurne di nuovi, senza però quelle schede in stop frame che ironicamente avevano introdotto il film precedente.
La vicenda si sposta in un paese fantasma in cui convergono vari personaggi: un gruppo di bikers ( femmine) che vogliono vendicare una collega morta nel film precedente, il barista e la cameriera superstiti , un venditore di macchine con moglie e un suo dipendente( con cui lei lo tradisce ), una coppia di wrestlers nani messicani con nonna ultracattolica al seguito.
La storia è più articolata che nel film precedente , le locations sono diverse e i personaggi in numero maggiore che nel primo capitolo sono sparsi negli edifici del paesino diventato fantasma per l'attacco dei mostri che avevamo imparato a conoscere nell'originale.
La differenza principale tra questo secondo capitolo e il primo sta proprio nell'abolizione dell'unità di luogo.Qui ci troviamo dentro a un paese ( fantasma perchè sembrano tutti morti o quasi e le strade sono piene di cadaveri e teste mozzate ) che fornisce vari posti in cui nascondersi: la prigione, un negozio di ferramenta e il tetto di una specie di officina su cui si asserraglia la maggior parte dei protagonisti. E naturalmente ci sono anche molte sequenze in esterna in pieno giorno.
Feast 2 - Sloppy Seconds è un western sotto mentite spoglie, un film di assedio come il primo ma stavolta la componente orrorifica è forse meno pressante, si subodora l'aspirazione a fare qualcosa di diverso e di meno grezzo rispetto al primo capitolo anche se il budget è esattamente la metà di quello stanziato per l'altro.
Più spazio ai dialoghi ( non il massimo) e alle relazioni tra i vari personaggi e meno alla componente horror.
La visualizzazione dei mostri passa quindi in secondo piano ( ed è meglio così perchè quando sono mostrati in tutta la loro bruttezza spuntano fuori le deficienze di budget in quanto sembrano solo dei tutoni di lattice piuttosto economici) mentre l'ironia di grana grossissima del primo capitolo è presente come nel primo capitolo o forse anche più.
E' chiaro che anche questo secondo film mette l'acceleratore a tavoletta sul grottesco e contiene brani di cinema assolutamente nonsense e che è impossibile prendere sul serio: un mostro che si ingroppa un gatto, un nano lanciato con una catapulta e che fa la fine del becchime per mostri, nonne che vanno in putrefazione, una tizia che rimane a petto ignudo nell'ultima parte del film e che spiaccica teste usando un'accoppiata di martelli, un bimbo che viene trattato come una palla da football e gettato in pasto ai mostri dopo che il tentativo di salvataggio è andato a vuoto, un tizio che nonostante un tubo che gli attraversa il cranio da parte a parte rimane cosciente e deambulante, un'autopsia a un alieno che fa vomitare tutti gli astanti per l'odore e l'aspetto dei liquidi organici che emette e tanto altro ancora.
Non c'è di che annoiarsi e si riesce a sorridere anche quando lo schifometro si innalza ai livelli massimi.
Un sequel assolutamente degno, che cerca di intraprendere una strada diversa rispetto all'originale.
Sarebbe stato troppo semplice fare una copia carbone del primo Feast per il trio Gulager/ Dunstan/ Melton e il successo sarebbe stato assicurato.
( VOTO : 6,5 / 10 )