Febo Conti (25 dicembre 1926 –16 dicembre 2012)

Se ne va un altro pezzo dell’antica, gloriosa televisione italiana: Febo Conti, il conduttore della mitica trasmissione Chissà chi lo sa? [1], si è spento ieri all’ospedale di Desenzano del Garda all’età di 85 anni, molti dei quali (più di sessanta) trascorsi alla radio e alla tv. Fu già speaker radiofonico per la Radio della Svizzera Italiana nel 1945, a diciannove anni, con trasmissioni quali La Costa dei Barbari e Il Dante avvelenato, lavorò durante la guerra presso Radio Italia del Nord, l’emittente dei partigiani, e proseguì la sua carriera dopo il conflitto dai microfoni di Radio Milano, diventando il più giovane annunciatore radiofonico d’Italia. Febo Conti fu molto attivo anche a teatro, la Compagnia del Teatro Comico di Radio Milano lo vide tra i protagonisti, frequentò l’Accademia di Paolo Grassi e Giorgio Strehler e dobbiamo a lui la scoperta di un giovane imitatore, Alighiero Noschese, nonché del lancio di Dario Fo. La neonata Rai vide l’ingresso di Febo Conti nella trasmissione Il Circolo dei castori insieme ad Enza Sampò e poi il grande successo dal 1961 fino al 1972 con Chissà chi lo sa? (la trasmissione durò undici anni e non per 13 edizioni consecutive come afferma erroneamente l’articolo del tg1 della Rai [2]). La sua notorietà fu anche dovuta alla pubblicità su Carosello alla penna a biro Bic. Dopo la trasmissione Circodieci, del 1974, il rapporto di Febo conti con la Rai si interrompe… soltanto nel 1998 tornerà alla tv di stato nel programma Ci vediamo in tivù di Paolo Limiti.