Non vi è alcuna differenza né nel peso del piccolo né nella durata della gestazione tra bimbi nati con la fecondazione assistita e con quella naturale. L’inseminazione artificiale poi non influenza negativamente la futura salute del bambino.
Di: RedazioneI bambini nati grazie alla fecondazione assistita sono sani tanto quanto quelli concepiti naturalmente. Lo rivela una ricerca del Centro di riproduzione assistita Ivi di Roma, i cui risultati sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista “Fertility and sterility”. Gli esiti dello studio hanno infatti mostrato come la salute fisica e mentale, il peso e la lunghezza del piccolo siano identici nei bimbi concepiti con embrioni freschi o congelati.
Inoltre, la fecondazione assistita non risulta in nessun modo collegata al parto prematuro. Il fenomeno delle nascite premature è invece connesso all’età materna. Spesso le donne che si sottopongono a fecondazione assistita lo fanno dopo anni di tentativi con il “metodo naturale” e in età già abbastanza matura. Ovviamente provare a concepire un bambino intorno a 40 anni è più complicato rispetto ad provare ad averlo a 20 o 30 anni.
La ricerca del Centro romano ha studiato un campione di 360 donne che hanno concepito attraverso un trattamento di ovodonazione. I risultati dello studio rappresentano un passo importante nel campo della medicina riproduttiva, poiché mostrano con certezza che la provenienza degli embrioni, freschi o congelati, non ha alcuna influenza sulla salute, sulla possibilità di parto prematuro, né sulle dimensioni del neonato al momento della nascita.
Fonte: “Bimbi Sani & Belli”