A Pescara si è registrato il caso di una gravidanza ottenuta con la fecondazione eterologa, grazie all’egg-sharing, ovvero la condivisione di ovociti sovrannumerari tra coloro hanno effettuato trattamenti di stimolazione ormonale per la PMA.
Di: Redazione
La futura mamma è una donna affetta da menopausa precoce che non ha ancor compiuto 40 anni e la sua gravidanza è da poco entrata nel terzo mese. Nel capoluogo abruzzese, e in generale in tutta Italia, le coppie prediligono l’egg-sharing, rispetto alla semplice e altruistica donazione di gameti. Forse anche per la loro giovane età, le donne pescaresi sono decisamente più propense a questa forma di condivisione. Questo ovviamente non basta però a soddisfare tutte le richieste esistenti: solo nei centri della città la lista d’attesa conta oltre 400 donne, alcune delle quali stanno pensando di recarsi all’estero per coronare il sogno di diventare presto mamma, evitando le lungaggini italiane.
Per donare i propri ovociti, le donne devono sottoporsi a una serie di controlli ed esami molto accurata, che escludono le pazienti con malattie genetiche o bassa riserva ovarica. L’iter per la donazione poi è piuttosto tortuoso e prevede la stimolazione ormonale con i farmaci un intervento in anestesia: per questo molte donne si trovano alla fine a rinunciare a questa possibilità.
Fonte: “Focus”
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