Il 12 Aprile, a Pagani, la tradizione e la storia popolare riprenderanno vita con la celebrazione della famosissima festa della “Madonna delle galline”.
La festa è un evento religioso e civile molto sentito a Pagani, essa inizia dal venerdì dell’ottava di Pasqua e dura fino al lunedì successivo ed è composta da una processione a cui fa seguito una tammurriata.
Le origini di questa festa risalgono al lontano XVI secolo e deve il suo nome ad un insolito episodio leggendario: durante l’ottava di Pasqua alcune galline, razzolando, portarono alla luce una piccola tavola lignea su cui era raffigurata la Madonna del Carmine (o Madonna del Carmelo) probabilmente sotterrata anticamente per sottrarla alla temperie iconoclasta o alle scorribande saracene.
Per quanto riguarda i festeggiamenti, la processione, di cui sopra accennato, consiste nel trasporto della statua della Madonna del Carmine su di un carro spinto dai fedeli. Durante la processione i devoti offrono al carro dei volatili (principalmente galline), all’offerta delle galline si accompagna quella di dolci o di tortani e torte rustiche infarcite di salame e uova, che costituivano un tempo il cibo ricco dei contadini.
Nel corso della festa il popolo allestisce lungo il percorso della processione dei toselli ossia delle edicole votive impreziosite da coperte di raso, merletti e stampi in terracotta. Dopo la celebrazione della messa, la statua della Madonna continua il suo percorso fino a rientrare al santuario.
Il secondo elemento principale della festa sarà la tammurriata che farà danzare tutti i presenti; la tammurriata inizierà il venerdì in albis e accompagnerà la popolazione per l’intera giornata della domenica per concludersi all’alba del lunedì successivo. Durante i festeggiamenti sarà possibile assaggiare dei piatti tipici della tradizione locale quali tagliolini al ragù, il tortano, il casatiello e i carciofi arrostiti sulla fornacella.