Nel 1994 Federico Salvatore raggiunse il grande pubblico grazie alla vittoria del “Promoval Bravo Grazie”, approdando poi al piccolo schermo con la frequente partecipazione al “Maurizio Costanzo Show”. L’anno successivo, Salvatore conobbe il noto produttore fiorentino Giancarlo Bigazzi (componente della band demenziale degli Squallor), che ne scoprì il talento e decise di riportare in auge alcune canzoni contenute nei cinque dischi di Federico usciti negli anni precedenti, diffusi soltanto sul territorio campano e quindi sconosciuti al grande pubblico. Così nasce il primo “best of” di Federico Salvatore: Superfederico.
Le tracce sono le seguenti: Vajass… rap, Autopark in Love (dall’album del 1989 ‘Na tazzulella ‘e Ca..baret); Introduzione Intellettuale, Drink Story, La Farsa, Carta d’Identità (dall’album del 1990 Pappagalli lat(r)ini); Incidente al Vomero, Ninna Nanna Napoletana, The Book in Air, La Fé, ‘O Sub (dall’album del 1990 Incidente al Vomero); Preghiera Vip, Tambulella Rap ( dall’album del 1991 Cabarettombola); Herojto Kuna Kekka, A Me Mi Piace, Ninna Nanna 2, Mezzo Tango, Solitudine (dall’album del 1992 Storie di un sottosviluppato… sviluppatosotto!). Un po’ troppo sconclusionato, assemblato alla meglio e direi anche superfluo visto che il meglio dell’artista sarebbe ancora dovuto avvenire, a partire dal primo album vincente Azz… uscito proprio quell’anno. Può servire, come ogni “meglio di…” a farsi un’idea seppur marginale di ciò che era stato Federico Salvatore negli anni precedenti.