“La donna è una divinità, un astro […]uno scintillio di tutte le grazie della natura condensate in un unico essere; l’oggetto dell’ammirazione e della curiosità più acuta che l’affresco della vita possa offrire allo spettatore che contempla. E’ una specie d’idolo […] che tiene sospesi ai suoi sguardi i destini e la volontà. La donna è senza dubbio una luce, uno sguardo, un invito alla felicità, e talvolta il suono di una parola; ma soprattutto è un’armonia generale.”*
Non me ne vorrà, Charles Baudelaire, per aver ripulito parte del suo scritto, ma nel giorno della festa della donna, nel nostro giorno, non sono concessi maschilismi, in nessuna forma. Felice festa alle mie splendide cipriaretroiste!
*Charles Baudelaire, Il pittore della vita moderna, Abscondita, Milano, 2004, 54-55.
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