Per quel che vale, vorrei fare un po’ di pubblicità a dei miei corregionali creativi, gli autori della serie Felici ma Furlans. Non è facile scherzare con gli stereotipi e al tempo stesso andare in profondità, unire il vecchio e il nuovo senza stridere. Loro ci riescono. Poi la qualità è buona, lo spettacolo dal vivo mi ha divertita (a parte certe battute sul tacona), e utilizzano metodi di promozione e finanziamento democratici e innovativi.
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