Felipe Anderson: il gioiello che incanta la Lazio

Creato il 13 maggio 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Felipe Anderson, dal Santos alla Lazio per scacciare il “fantasma” di Hernanes.

Se la Lazio può ancora sognare l’accesso diretto alla Champions per il prossimo anno – essendo a solo -1 dalla Roma seconda, nonostante la sconfitta appena inferta dall’Inter per opera dell’ex Hernanes, gran merito è di Felipe Anderson Pereira Gomes (o più semplicemente Felipe Anderson), trequartista brasiliano classe ’93 tutto tecnica e velocità, in forza al club biancoceleste dalla passata stagione. Le statistiche parlano da sole: i 10 gol e 7 assist collezionati fin qui dal talento brasiliano tra il 2014 e il 2015, lo rendono di fatto l’arma più pericolosa dell’undici di Pioli. ” Si è svejato” , dicono intanto a Roma..

Svejato” sì, come da un sonno durato per un anno, quando le critiche dei tifosi e la sfiducia dell’ambiente non diedero un caloroso benvenuto al primo anno a Roma di Felipe Anderson. 1 solo gol (in Europa League contro il Varsavia) nelle 20 presenze raccolte dal giovane brasiliano era troppo poco e ciò bastò per creare diffidenza nell’acquisto che avrebbe dovuto rimpiazzare la partenza di Hernanes. La verità, però, è che Felipe Anderson ha le spalle larghe. Cresciuto nel mondo del calcio fin da bambino, Felipe fa il suo esordio in Série A con la maglia del Santos a 17 anni. In Brasile vince per due volte il campionato e conquista anche la Copa Libertadores, vestendo per tre stagioni di fila la maglia numero 10, una maglia che pesa più di altre. Capace di incantare anche Pelé, che di lui dirà:

Felipe Anderson è giovane, ha qualità, e carattere, insieme a grandi margini di miglioramento. Ha tutti i requisiti per diventare una stella”

Era solo questione di tempo prima che i club più facoltosi d’Europa puntassero gli occhi su di lui. Nel luglio del 2013, sei mesi dopo il primo tentativo, Tare vola in Brasile deciso e convinto di poter concludere le trattative, al termine di un anno e mezzo di osservazioni da parte dello staff laziale. La trattativa si rivela più complicata del previsto, ma alla fine il dirigente albanese riesce a mettere tutti d’accordo e, per la cifra di 7,8 milioni, Felipe Anderson è finalmente un giocatore della Lazio.

Felipe Anderson si presenta al popolo laziale come un giovane giocatore, dotato dei colpi giusti, ma anche molto umile e disposto a sacrificarsi per la squadra. Ha la fortuna di giocare insieme ad Hernanes, di San Paolo anch’egli, una bandiera della squadra nonché idolo dei tifosi. Il primo anno, però, lo vede in netta difficoltà. Petković continua a puntare molto su di lui, ma le risposte non arrivano e si giunge all’ipotesi di un prestito di sei mesi. Così possiamo leggere in un esclusiva di gennaio 2014 su lazionews24.com:
” La Lazio per lui ha fatto un investimento notevole: Felipe Anderson, infatti, è il terzo acquisto più costoso dell’era Lotito dopo Zárate ed Hernanes. Questo giovanotto classe ’93, però, non è ancora riuscito ad adattarsi, ha fatto vedere buone cose soltanto a sprazzi, e quando va in campo sembra sempre leggermente spaesato”.

Insomma, a Roma c’è paura di un flop, ma la sorte vuol sì che si scongiuri l’ipotesi di prestito e la non brillante prima stagione di Felipe Anderson si conclude nell’anonimato.

Il secondo anno: la doppietta all’Inter e il gol nel derby.

Con Pioli in panchina, il secondo anno alla Lazio è completamente l’opposto. Trovato il primo gol in Serie A il 7 dicembre 2014 nella vittoria esterna contro il Parma, le prestazioni di Felipe Anderson avranno una crescita esponenziale, al pari del club biancoceleste che incomincerà pian piano a risalire fino ai vertici del campionato, grazie ad un filotto di 8 vittorie consecutive. Stefano Pioli lo schiera prevalentemente sulla sinistra, dal momento che a destra transita un mostro sacro come Candreva. Spesso subentra a partita in corso, ma quando gioca titolare riesce a colpire. È appunto questo il caso della doppietta all’Inter: mandato in campo dal primo minuto. L’11 gennaio, nell’attesissimo derby di Roma, Felipe si rende protagonista dell’assist per il vantaggio laziale con Mauri e nel raddoppio, mettendo a segno il suo gol, forse, più importante. Nel secondo tempo la Roma riuscirà a agguantare il pareggio, ma ormai il fenomeno Felipe Anderson è scoppiato, o meglio, “Svejato“.

Felipe Anderson alla Lazio, almeno un altro anno.

Voltandoci al futuro, è innegabile che il 22enne brasiliano possa far gola ai top club europei. Barcellona, PSG e Real si sarebbero fatti vivi, in questi giorni, per capire quale sia la volontà del giocatore. Felipe Anderson, tuttavia, non ha alcuna intenzione di cambiare aria: il progetto della Lazio è serio e convincente, con la Coppa Italia ancora in ballo e un possibile ticket per la Champions. Inoltre Felipe ha solo 22 anni e, di comune accordo con il manager Stefano Castagna, c’è il desiderio di continuare a crescere in una squadra come la Lazio, al fianco di giocatori esperti del calibro di Klose – molto ammirato dal brasiliano -. Per questo, due mesi fa, si è raggiunto il prolungamento del contratto con il club romano fino al 2020. Dal punto di vista economico, resta un grande affare della dirigenza Lotito che, insieme a Tare, ha creduto in Felipe Anderson e ora può gioire per un cartellino dal valore di “almeno 60 milioni”.

Vi lasciamo con un video di tutte le giocate e i gol più importanti del fenomeno di Santa Maria:

Tags:anderson,aquila,brasile,Felipe Anderson,hernanes,Italia,Lazio,Pioli,roma,santos,Serie A,SS Lazio,talent scut

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