Siamo tutti sconvolti, noi canicattinesi non siamo abituati alla cronaca nera, era da tanto tempo che non accadeva un omicidio nella nostra cittadina, credo che di un livello così efferato non sia poi nemmeno mai accaduto.
Con sgomento, leggendo facebook, apprendevo della cosa da diversi miei contatti compaesani. Sono stato pure combattuto se dare le notizie, frammentarie, qui sul blog. Ma questo non è un posto per la cronaca, io lo intendo più come un luogo in cui si esprimono liberamente i propri pensieri, non una fonte di notizie, men che meno un’entità alla ricerca di scoop (e di click).
Ho preferito stare in silenzio e rispettare la vittima di questo efferato episodio, mi è sembrato più giusto così, lascio ai professionisti il compito di rendere noti al pubblico questi avvenimenti, io non ho abbastanza pelo sullo stomaco per farlo.
Ora che la notizia è di dominio pubblico, però, voglio esternare qualche mia considerazione: Maria aveva più volte segnalato il pericolo ai Carabinieri, l’ultima volta lo stesso giorno del crimine. Eppure nessun giudice e nessun organo delle forze dell’ordine aveva i mezzi legali per fare qualcosa, perchè non puoi agire in mancanza di reato (o della possibilità di dimostrarlo, perchè si sarebbe potuto parlare di stalking).
Tutta colpa di leggi estremamente garantiste, che offrono tutte le tutele possibili agli incriminati, ma che non sono in grado di tutelare le potenziali vittime, che devono aspettare di diventare tali per avere (forse) giustizia.
Ma allora come è possibile difendersi in questi casi? E’ possibile che lo stato italiano (il minuscolo non è casuale) e che le forze dell’ordine debbano rimanere spettatori impotenti di fronte a casi come questi? E’ così che ci siamo ridotti?
Ma, in queste condizioni, come si può chiedere di avere fiducia nelle istituzioni?
Io una risposta non ce l’ho, i miei sono interrogativi da cittadino inerme, pieno di sgomento più che di rabbia.
Però qualcuno che possa offrire risposte concrete c’è, e sono quelle stesse istituzioni che si dimostrano impotenti: se davvero queste tragedie toccano nel profondo, è ora di cambiare e di introdurre nuovi strumenti a tutela degli indifesi.
Affinchè un giorno si possa ricordare questo triste episodio come una cosa assurda, impossibile da ripetere.
Andrea Uccello
PS: domani giovedì 19 ci sarà una fiaccolata a Canicattini; bene partecipare, giusto stare vicino alla famiglia di Maria, ma che sia anche un modo per ricordare a noi stessi che farsi i fatti propri uccide, nel senso letterale della parola.
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