Quando poi mi è stata data la possibilità di intervistare Claudia Palumbo, autrice di Damned (Sperling&Kupfer), ho accettato davvero volentieri: questa ragazza ha solo 19 anni, ed ha già un libro al suo attivo pubblicato da un editore del calibro di Sperling!
I miei complimenti Claudia!
La cover
iniziamo con una domanda molto cara al Diario: "ma tu perchè scrivi"?
Io scrivo perchè mi fa stare bene, perchè la scrittura mi da modo di esprimere i miei pensieri senza giudicarmi e perchè ne avverto proprio la necessità, per rilassarmi. Il momento che prediligo per la scrittura, infatti, è la sera, magari dopo una giornata intensa di studio.come definiresti il tuo modo di scrivere?
Il mio modo di scrivere lo definirei ispirato. Deve esserci una particolare situazione, una particolare idea che mi spinge a scrivere. Non vado a macchinetta. Se mi impongo di mettermi a scrivere qualcosa, infatti, non ne esce nulla di buono.
esiste un autore che ha giocato un ruolo fondamentale nella tua formazione? se sì, quale?
Sono due autori: Anne Rice, che ho amato sin dal primo libro di questa fantastica autrice, letto all'età di nove anni, e il mitico Stephen King, il mago assoluto della scrittura e della creatività.
arriviamo al tuo libro, Damned. Ammetto di essere rimasta sbalordita quando ho scoperto che l'hai scritto a 16 anni (i miei complimenti!). Ma dove hai tratto ispirazione? C'è una particolare
situazione o emozione che ha dato l'avvio a Damned?
Ad ispirarmi è stato Twilight. Ho letto questo libro in lingua originale, quando in Italia non era ancora stato pubblicato.. L'ho trovato un libro assurdo, fuori dalle righe. Mi ha completamente sconvolta perchè mi ha dato una visione diversa della figura che tanto amavo, quella del vampiro. Non avevo mai considerato il vampiro sotto il punto di vista romantico-adolescenziale, e così Twilight mi ha davvero cambiato la vita. Così ho deciso di provare a scrivere qualcosa di simile ma che fosse solo mio. E, a quanto pare, ci sono riuscita.
Ancora non ho avuto modo di leggere il tuo libro (recupererò presto =)) ma, ammetto, un particolare mi ha positivamente colpito. Provenendo da una famiglia di musicisti, non potevo non sorridere al pensiero che anche la protagonista del romanzo, Cathy, ed i due giovani fratelli Konstantin e Tristan, lo fossero. Mi chiedo: ha un ruolo particolare la musica nella tua vita? e nella creazione di Damned?
La musica, insieme alla scrittura e alla lettura, è la cosa più importante della mia vita. Ogni periodo della mia esistenza, bello o brutto, posso associarlo ad una canzone. Per questo Damned non poteva non avere una colonna sonora. Da qui è nata l'idea di una canzone da collegare al libro e, così, mi sono fatta aiutare da un amico chitarrista a comporre una canzone che facesse da colonna sonora al mio booktrailer. Credo che abbia fatto un ottimo lavoro. (La canzone in questione è See me dei Flares)
ultima domanda: quali sono i 3 libri che non possono mancare nella tua libreria?Non possono mancare i libri che mi hanno cambiato la vita: Dracula di Bram Stoker, Le notti di Salem di Stephen King e, ovviamente, Twilight di Stephanie Meyer.
cosa ne pensate?